HallerHaller (Instagram)

Era salito agli onori della cronaca dopo il poker all’esordio di questa edizione della Champions, in casa dello Sporting Lisbona, ma non si è trattato di un fuoco di paglia. Sebastien Haller, con le sue 7 reti dopo 4 turni è attualmente il secondo attaccante più prolifico della manifestazione, davanti a stelle del calibro di Salah e Ronaldo e dietro solo al solito Lewandowski. E la particolarità sta nel fatto che, a 27 anni compiuti, questa sia la sua prima partecipazione nella più importante competizione europea. E non è un caso, dal momento che il centravanti franco-ivoriano comanda anche la classifica marcatori dell’Eredivisie. 

Gli inizi

Haller nasce il 22 giugno del 1994 a Ris-Orangis, (un piccolo comune francese che si trova nella regione dell’Île-de-France) da una famiglia originaria della Costa d’Avorio, per la cui Nazionale ha deciso di giocare, dopo aver rappresentato la selezione francese nelle giovanili. L’esordio con gli Elefanti è arrivato nel 2020, in occasione del match di qualificazione alla Coppa D’Africa contro il Madagascar (vinto 2-1) nel quale siglerà anche la sua prima marcatura. 

A 9 anni, nel 2003, muove i primi passi da calciatore con il Vigneux. L’Auxerre, appena retrocesso in Ligue 2, si accorge del suo talento e ci punta nel 2007. Bernard Casoni, tecnico dei biancoazzurri, non lo reputa ancora totalmente pronto e gli lo fa alternare tra prima e seconda squadra. Nel 2012 finalmente debutta in Ligue 1 

Il filo conduttore con ten Hag

La storia calcistica di Haller si intreccia con quella da allenatore di Erik ten Hag. Il primo incontro con il figlioccio di Guardiola nato a Haaksbergen è all’Utrecht, club che lo acquista nel gennaio del 2015, proprio dai francesi. L’allenatore ha parlato così del suo bomber a ESPN qualche tempo fa: “Sébastien è stato criticato ingiustamente, gli ho già detto: ‘mantieni la calma’. Mentalmente, Sébastien è molto forte. È così difficile giocare contro di lui, ha più tecnica di quanto si sospetti ed è un vero finalizzatore”.  

Haller e ten Hag all'Utrecht
Haller e ten Hag all’Utrecht (Instagram)

E lo stesso Haller non ha mancato di sottolineare l’importanza del suo allenatore per la sua affermazione: “E’ stato molto importante per la mia carriera, mi ha fatto crescere sotto tutti i punti di vista”. Con 11 reti in soli sei mesi si guadagna il riscatto e gli olandesi si convincono a spendere i 750 mila euro pattuiti per il riscatto, per un investimento totale di 2 milioni di euro. All’Utrecht disputerà altre due stagioni ad altissimo livello insieme al tecnico. Nel 2017 le loro strade si separano e si ricongiungeranno solo qualche anno più tardi. 

La Bundesliga e la Premier

Le 51 reti messe a segno in Eredivisie convincono l’Eintracht Francoforte a sborsare 12 milioni per l’attaccante, che con i tedeschi ha il suo primo impatto europeo, sotto la guida del tecnico Niko Kovac. Nella stagione 2018-19 è tra i protagonisti della grande cavalcata del club in Europa League, che si stopperà soltanto in semifinale, ai calci di rigore, contro il Chelsea di Maurizio Sarri, poi campione. 

Haller West Ham
Haller al West Ham (Instagram)

Anche in Germania l’ariete franco-ivoriano non fallisce (33 gol in due stagioni, con la vittoria della DFB-Pokal 2018 in finale contro il Bayern). Ormai Haller è un centravanti top e il West Ham lo paga come tale nell’estate del 2019: ben 50 milioni di euro. Un investimento che non pagherà per gli Hammers perché in Premier League Haller non incide come realmente potrebbe. Lo scozzese David Moyes gli preferisce Michail Antonio e lui non va oltre le 10 reti nel suo anno in Inghilterra.  

La consacrazione all’Ajax

E allora il cerchio si chiude nel gennaio del 2020. Haller diventa l’acquisto più caro nella storia dell’Ajax. I lanceri lo riportano in Olanda per 25 milioni e ad Amsterdam ritrova il suo mentore ten Hag. Con lui il tecnico 51enne riporta Dusan Tadic nella posizione originaria e può finalmente contare su un 9 vero. Appena arrivato, il club si dimentica di metterlo in lista per l’Europa League e la qualificazione alla semifinale sfuma all’Olimpico contro la Roma, ma lui può così concentrarsi sul campionato e nella seconda parte della stagione totalizza 11 goal in 19 partite e contribuisce alla vittoria dell’Eredivisie. Anche quest’anno si sta confermando una macchina da gol e attualmente guida la classifica marcatori del campionato con 7 centri. 

Caratteristiche tecniche

Alto e robusto, si muove con grande leggerezza e possiede una sorprendente abilità nel controllo di palla, che difficilmente può riscontrarsi in giocatori con un fisico di questo tipo. Nell’Ajax di ten Hag, Haller è il terminale offensivo perfetto di una trama di gioco avvolgente. La sua capacità di farsi trovare al posto giusto in area quando il pallone arriva dagli esterni, è decisiva per i lanceri.  

Proprio come accade in occasione del gol 2-0 al Besiktas, sul crosso di Berghuis, quando l’ivoriano attacca prepotentemente il primo palo e gira in porta. O sul quarto gol ai tedeschi del Borussia Dortmund, quando si fa trovare pronto sul secondo palo a raccogliere il traversone di Blind. E a nulla serve la marcatura stretta di Emre Can, il cui fisico non può spostare un omone come lui. 

Per Haller questa è una stagione importantissima. La vetrina della Champions può dare finalmente al classe ‘94 la visibilità che merita, e sta a lui dimostrare di essere all’altezza dei migliori bomber.