Luca Gottifonte: account Twitter ufficiale Udinese Calcio
Udinese Calcio comunica di aver sollevato Luca Gotti dalla guida tecnica della prima squadra. Al mister vanno i più sentiti ringraziamenti per le annate vissute insieme. Il Club augura a Gotti le migliori fortune professionali per il prosieguo della sua carriera.”. 
Con questo laconico comunicato, diramato nelle ore successive alla sconfitta contro l’Empoli in campionato, la società friulana ha quindi annunciato l’esonero del proprio allenatore, giunto alla sua terza stagione sulla panchina bianconera. Ma questa decisione assunta dalla dirigenza dell’Udinese lascia, oggettivamente, tanti punti interrogativi.

LUCA GOTTI ED IL SUO ARRIVO ALL’UDINESE

Ex calciatore dilettantistico, Luca Gotti inizia la sua carriera da allenatore nel 1998, per la formazione Allievi del Milan. Dopo una serie di diverse esperienze (tra le quali quella di selezionatore della Nazionale under17), viene chiamato da Roberto Donadoni, come vice, a Cagliari. Gotti seguirà l’ex CT degli azzurri anche nelle successive esperienze di Parma e di Bologna, per poi approdare, in qualità di collaboratore, a Londra, nel Chelsea di Maurizio Sarri, che al termine della stagione vincerà l’Europa League.
Nel luglio del 2019 eccolo quindi arrivare in terra friulana, anche in questa occasione come allenatore in seconda. Sulla panchina dell’Udinese c’è Igor Tudor, che dopo 11 giornate di campionato verrà esonerato. Al suo posto la società decide di puntare, temporaneamente, sulla stesso Gotti che, subito dopo aver accettato l’incarico, dichiara pubblicamente di attendere l’arrivo di un nuovo tecnico per riprendere a fare il vice. Con il passare del tempo, però, l’ipotesi di un nuovo allenatore non viene neanche presa in considerazione dalla società bianconera, anche perché Gotti riesce a centrare l’obiettivo salvezza senza particolari problemi.

LA CONFERMA E LE CESSIONI ECCELLENTI

Nella stagione 2020-2021, l’Udinese decide, dunque, di confermare nuovamente Luca Gotti in qualità di tecnico della squadra. In ambito di calciomercato, però, la formazione perde un  giocatore importante come Fofana, che viene ceduto al Lens per 15 milioni di euro, e la squadra affronta l’intero campionato con un reparto avanzato pieno di problemi e defezioni, come quelle, pesanti, di Delofeu, Osaka e Pussetto. Nonostante tutto, però, anche in questa occasione Gotti riesce a raggiungere la salvezza in maniera piuttosto tranquilla.

Non ci sono dunque motivi per sollevare dal suo incarico l’allenatore, che viene quindi confermato anche per la stagione in corso. Come di consueto, però, la formazione viene ulteriormente ridimensionata in estate, a causa di alcune cessioni di mercato eccellenti, come quella di De Paul (fondamentale nella stagione appena conclusa), che firma per l’Atletico Madrid al termine di un’operazione che porterà 35 milioni di euro nelle casse della squadra bianconera, e dell’estremo difensore Musso, uno dei prospetti più interessanti della nostra Serie A, tanto da attirare le attenzioni dell’Atalanta che decide di puntare su di lui in qualità di portiere titolare per affrontare il campionato e la Champions League.

LE SCOMMESSE VINTE ED UN MONTE INGAGGI DA RETROCESSIONE

Nonostante, quindi, la squadra sia oggettivamente più debole rispetto all’anno precedente, Luca Gotti si butta con rinnovato entusiasmo in questa nuova avventura, lavorando alacremente per riportare in forma un giocatore come Gerard Deulofeu (autore di 4 gol e 2 assist in questa prima parte di stagione) e tirando fuori dal cilindro un attaccante niente male come Beto, che si stava rivelando anche piuttosto prolifico sotto porta (6 gol per il giocatore che fino a 2 anni fa militava nella Serie C portoghese).

E tutto questo al netto di un calciomercato in entrata caratterizzato, come di consueto, da diverse scommesse e di un monte ingaggi complessivo che risulta essere il terzo più basso della nostra Serie A per il club friulano.

ESONERO INSPIEGABILE: I NUMERI DI LUCA GOTTI

L’esonero di Luca Gotti arriva dopo 16 giornate di campionato, con la squadra al 14esimo posto a quota 16 punti (quindi in piena zona salvezza, con la terzultima lontana ben 6 lunghezze) e con un Pereyra (fulcro di questa stagione) infortunato. Un ruolino di marcia perfettamente in linea con le precedenti stagioni (l’anno prima la squadra ha chiuso il campionato con 40 punti in 38 giornate, a 7 punti di distanza dalla zona retrocessione) e con un gioco espresso certamente non spettacolare, ma senza alcun dubbio efficace (l’Udinese è attualmente la decima miglior difesa della Serie A) che gli ha consentito di ottenere anche dei risultati importanti (pareggi contro Atalanta e Lazio e vittoria contro il Sassuolo su tutte).

Per altro la competenza, la professionalità e la personalità (mai una parola fuori posto) di Gotti non sono assolutamente in discussione, e alla luce di quanto evidenziato fino ad ora, la decisione della società friulana di sollevarlo dal ruolo di allenatore (affidando la panchina al suo secondo, Gabriele Cioffi), risulta alquanto frettolosa, se non addirittura inspiegabile e assurda.

In conclusione, non ci è dato sapere, ovviamente, quali siano le reali motivazioni dietro questa scelta, ma è fuor di dubbio che pretendere qualcosa in più (in termini di risultati) dall’ormai ex allenatore dei friulani (al quale vanno, ovviamente, i nostri migliori auguri per il suo futuro) non era oggettivamente ed obiettivamente possibile.

Di Daniele Caroleo

Giornalista pubblicista. Direttore Responsabile de "Il Calcio Quotidiano"