L’Inter apre la giornata battendo il Parma 3 a 1, risultato che aiuta i nerazzurri a rimanere in piena lotta scudetto. Dopo lo stop di Firenze l’Inter torna al Meazza per affrontare un Parma che fino ad ora ha sempre dato filo da torcere ai top club del campionato, non a caso Inzaghi non si fida e schiera il suo undici migliore dall’inizio. La serata complicata l’hanno vissuta gli ospiti: questa volta la squadra di Pecchia non ha brillato come in altre occasioni (Milan, Juve, Atalanta e Napoli), ma gli emiliani hanno poco da recriminare, perché del resto il Parma ha tenuto bene il campo e ha provato a fare qualcosa anche in zona offensiva. La superiorità nerazzurra, però, è stata palese e anche se Lautaro non sembra ancora lo stesso della scorsa stagione non ci sono problemi, ci pensano i centrocampisti a fare la differenza. A sbloccare il risultato è il solito Dimarco, il raddoppio lo segna Barella. A chiudere il match ci pensa Thuram su calcio d’angolo, ma il vero punto forte di questa Inter rimane il centrocampo. Non dimentichiamo infatti che due assist sono stati forniti da Mkhitaryan, il lavoratore silenzioso che ha servito ai compagni delle palle gol determinanti, una più bella dell’altra, da manuale del calcio.
Primo tempo
I primi venti minuti sono di totale dominio nerazzurro. L’Inter somma occasioni da gol una dopo l’altra ma la difesa del Parma regge. All’8′ Lautaro viene steso nei pressi dell’area, Abisso fischia il rigore ma dopo la revisione del VAR la decisione dell’arbitro viene cambiata dato che il tocco sull’argentino è avvenuto appena fuori area. Seguono le occasioni con Calhanoglu (punizione deviata in corner), Thuram e Dumfries, che colpisce la traversa da posizione defilata. Al 18′ Lautaro insacca il pallone in rete, ma il gol viene annullato a causa della posizione irregolare di Thuram, che aveva fornito l’assist. Poco dopo l’Inter sfiora il vantaggio con Mkhitaryan, di pochissimo fuori il suo destro a giro, e ancora Lautaro, che spara alto un pallone arrivatogli davanti dopo una carambola in area. Il Parma inizia poi a farsi vedere in attacco ripartendo con i suoi contropiedi rapidi e ben impostati che lanciano prima Sohm e poi Cancellieri in area di rigore: il centrocampista svizzero strozza troppo il tiro e finisce fuori, mentre Cancellieri non riesce a superare la parata di Sommer. Al 39′ ci riprova Calhanoglu, ma un ottimo Suzuki nega ancora il vantaggio ai nerazzurri. I nerazzurri si sbloccano qualche istante più tardi: Mkhitaryan riesce ad entrare in area con un guizzo rapido, serve Dimarco che si sistema il pallone col tacco e poi batte il portiere avversario con un destro preciso. Ed è 1 a 0, risultato che accompagna le squadre negli spogliatoi una volta concluso il primo tempo.
Secondo tempo
Nella ripresa l’economia della partita non cambia, con l’Inter sempre in controllo del match e del possesso palla. Il raddoppio nerazzurro arriva al 56′, dopo revisione del VAR, che conferma la rete segnata da Barella, servito da un assist sublime del compagno di reparto Henrikh Mkhitaryan che con un tocco spacca il campo a metà e permette a Barella di ritrovarsi a tu per tu col portiere. Barella si libera di un difensore e insacca in rete, portando il risultato sul momentaneo 2 a 0. Tre minuti dopo l’Inter ha l’occasione per segnare il terzo, a provarci è ancora Lautaro che colpisce di testa in mezzo all’area, ma il colpo del capitano nerazzurro viene di nuovo neutralizzato da Suzuki, senza dubbio il migliore del Parma in questa gara. Lautaro non si sblocca? Probabilmente è solo questione di tempo, ma non per il suo compagno di reparto, ci pensa lui infatti a chiudere i giochi. Il gol del 3 a 0 nasce da un corner: Calhanoglu crossa, Bissek spizza di testa e sul secondo palo si presenta puntuale Marcus Thuram che riesce a sorprendere difesa e portiere. Dopo aver messo l’incontro in cassaforte Inzaghi può permettersi alcuni cambi: vengono mandati a riposare Calhanoglu, Dimarco e Thuram, spazio dunque per Asllani, Correa e Buchanan. L’Inter allenta l’attenzione, così il Parma ne approfitta, con un pizzico di fortuna, al minuto 81′ quando Man viene servito con un buon filtrante lungo. L’attaccante controlla il pallone ma a fare la differenza è l’intervento di Darmian, entrato poco prima per Bastoni, che si fionda sull’attaccante ma nella foga generale devia il pallone con una traiettoria che si infila nell’angolo destro della porta di Sommer. Il Parma trova il gol, ma i minuti che mancano al termine sono pochi e l’Inter non si scompone troppo. Nei minuti finali Lautaro guadagna un rigore, ma sarà il secondo penalty annullato (giustamente) all’Inter dopo la revisione del VAR che in questo caso evidenzia una simulazione del Toro molto evidente.
A conti fatti questo è il risultato che l’Inter voleva, una vittoria dopo lo stop di Firenze, una prestazione di alto livello, una partita impostata molto bene dove tra l’altro non fosse stato per un gran Suzuki i nerazzurri avrebbero potuto vincere con più gol di scarto. Il Parma forse fa un passo indietro, visti i precedenti con le big, ma la squadra di Pecchia nn ha vissuto un incubo, ha approcciato bene l’incontro ma non è riuscito ad esprimersi come voleva, del resto gli ospiti hanno dovuto arginare l’avanzata nerazzurra prima di pensare al proprio gioco. L’Inter riprende il suo cammino, vince e si prepara per la trasferta di Champions in Germania (Leverkusen), dove probabilmente Inzaghi farà girare la squadra dando spazio ai vari Zielinski, Frattesi e magari Taremi, non entrati in questa partita.
Pecchia: “Sapevamo chi avevamo davanti, ma l’atteggiamento dei miei è stato positivo. Questa partita è un passaggio, uno step in più per i miei ragazzi. Inter, Milan, Napoli, Atalanta, Lazio le metto tutte allo stesso livello, fanno un campionato a parte. Abbiamo provato a contenere l’Inter, ma la mia valutazione rimane positiva, l’Inter ha energia fisica e mentale, noi abbiamo provato a trovare i nostri spazi. Abbiamo sofferto un po’ e questo ci ha portato a commettere qualche errore. Siamo andati in gol sempre anche contro le altre grandi del campionato, dobbiamo affrontarle sempre con questo entusiasmo”.
Inzaghi: “Sono molto soddisfatto di quel che han fatto i ragazzi. Abbiamo messo in campo aggressività e determinazione contro una squadra che ha fatto molto bene contro le grandi. Lautaro è tranquillo, ha giocato bene, ha aiutato, poi so che un attaccante vuole segnare sempre, lo ero anch’io. Ha trovato davanti un portiere che non gli ha fatto passare niente, deve solo continuare così e il gol come sempre arriverà. Siamo stati concentrati e lucidi, l’unico neo è quel gol preso che non meritavamo per come siamo stati in campo. Siamo in un ottimo momento ma ci sono altre squadre che stanno viaggiando molto forte quindi dobbiamo continuare con questo passo”.
Thuram: “Per me è un emozione particolare giocare e segnare contro il Parma, è la città in cui sono nato ma credo che sarà più emozionante quando giocherò là. Siamo più solidi rispetto all’inizio stagione, prendiamo meno gol. Giocare accanto a Lautaro è sempre facile, è il nostro capitano e lo seguiamo. Ho abbracciato Inzaghi dopo il gol perché è lui che mi ha detto come muovermi e spostarmi in campo oggi, ero in quel punto grazie a una sua intuizione”.
Hernani: “Noi lavoriamo sempre per vincere e esprimere il nostro meglio. Volevamo mantenere alto il livello ma non riamo riusciti a dare tutto ma contro l’Inter non è facile. Pensiamo partita dopo partita, oggi non è andata bene ma il lavoro continua. La qualità dell’avversario è quella che tutti conoscono, l’approccio alla partita è stato giusto, l’Inter è stata superiore. C’è tanto da fare, il campionato è lungo. Il mister da tanta voglia di fare, ci fa esprimere tanta qualità, soprattutto ai giovani.
Inter-Parma 3-1 (1-0)
Marcatori: 39’ Dimarco, 56’ Barella, 66’ Thuram, 81’ aut. Darmian
Inter (3-5-2): Sommer, Bissek (93’ Palacios), De Vrij, Bastoni (75’ darmian), Dumfries, Barella, Calhanoglu (71’ Asllani), Mkhitaryan, Dimarco (71’ Buchanan), Thuram (71’ Correa), Lautaro (c). All. S. Inzaghi
Parma (4-2-3-1): Suzuki, Hainaut, Delprato, Balogh (12’ Leoni), Valeri (76’ Valenti), Sohm, Keita (59’ Hernani), Man, cancellieri (76’ haj Mohamed), Mihaila, Bonny (59’ Almqvist). All. pecchia
Ammonizioni: Keita (P), Dimarco (I)