Inter-Napoli si chiude così, con un pareggio per 1 a 1 striminzito che rende bene l’idea della tensione e della preoccupazione che aleggiava in entrambi gli spogliatoi prima della gara. Del resto il big match di giornata si è fatto sentire, condito da una classifica cortissima lì davanti, che vede sempre la squadra di Conte in testa a +1 da Atalanta, Fiorentina, Inter e Lazio e a +2 dalla Juventus. In sostanza, Inter-Napoli non avrà dato tutto questo spettacolo, ma questa Serie A sembra darne eccome per la lotta scudetto.
Dopo il vantaggio azzurro trovato da Mc Tominay, ci ha pensato Calhanoglu a segnare il pareggio dalla lunga distanza come ci ha spesso abituato. A sorprendere è stato sempre il centrocampista turco che nella ripresa ha sbagliato dal dischetto quello che sarebbe stato il suo ventesimo rigore consecutivo segnato con l’Inter.
Il primo tempo di Inter-Napoli
Nei primi venti minuti del match le due squadre si studiano, senza sfondare con decisione tra le linee difensive. Una buona incursione di Pavard viene bloccata bene da Buongiorno, mentre un timido tiro di Kvaratskhelia non preoccupa Sommer. La situazione si sblocca da calcio d’angolo al 23’, quando dopo il tocco di Rrahmani è il solito McTominay ad insaccare in rete per il vantaggio azzurro. Con il vantaggio napoletano l’Inter alza il baricentro e attacca con costanza. Al 36’ Calhanoglu commette un grave errore con un retropassaggio sbagliato finito tra i piedi di Lukaku (fischiatissimo anche in quest’occasione al Meazza) che prova a servire Kvara in mezzo all’area ma Acerbi salva la situazione spedendo in corner. L’intensità offensiva dell’inter sale col passare dei minuti: al 40’ è Acerbi a divorarsi il gol del pareggio, complice anche l’ottima uscita di Meret che si oppone col corpo al tiro del centrale nerazzurro. Il pareggio dell’Inter arriva al 43’, dal nulla, grazie ad una classica sassata da fuori area di Hakan Calhanoglu che buca le mani di Meret e porta il parziale sull’1 a 1. Ed è con questo risultato che si chiude un primo tempo equilibrato e molto contrito a livello di chiare occasioni da rete.
Il secondo tempo di Inter-Napoli
Nella ripresa il match rimane equilibrato, ma nel complesso è l’Inter a rendersi più pericolosa. Al 52’ Dimarco colpisce il palo esterno con un buon tiro da fuori area, dieci minuti più tardi è ancora l’esterno nerazzurro a creare problemi alla squadra di Conte, ma un ottimo Meret non si fa superare e respinge il tiro. L’occasione per vincere la gara l’Inter l’ha avuta ed è arrivata al 72’: i nerazzurri entrano in area e nel marasma generale Dumfries viene toccato da Anguissa. Il contatto c’è, il centrocampista del Napoli colpisce l’esterno olandese, ma per molti è stato, giustamente, considerato come un tocco troppo leggero, non da rigore in poche parole. Ma tant’è, Mariani dice che è fallo, il Var clamorosamente non interviene e così dagli undici metri va Calhanoglu. Il regista turco carica un tiro potente, che però colpisce in pieno il palo alla destra di Meret, sancendo il primo errore dal discetto per Calhanoglu da quando veste i colori dell’Inter, fallendo quello che sarebbe stato il suo ventesimo penalty consecutivo coi nerazzurri.
Pochi minuti più tardi è Barella a provarci da fuori area, ma ancora Meret risponde presente e non si fa sorprendere. Nel finale l’Inter ci prova ancora, ma senza riuscire a tirare l’affondo decisivo, infatti l’ultimo a creare un brivido nel match è Simeone, entrato al 77’ per Lukaku, che però non centra la porta spedendo il pallone alto e sprecando un’occasione d’oro per i partenopei.
La battaglia tra Simone Inzaghi e Antonio Conte si chiude così, con un 1 a 1 tutto sommato giusto, un risultato che frena entrambi e fa sorridere le inseguitrici. Chi sicuramente ha più rimpianti è l’Inter, che adesso si è già giocato ben quattro scontri diretti in casa dove ha conquistato una sola vittoria (Atalanta), rimediando una sconfitta (Milan) e due pareggi (Juve e Napoli) per un passivo nei big match che inizia ad essere alquanto deficitario per i nerazzurri.
Le dichiarazioni dei protagonisti
Calhanoglu: “Ci abbiamo provato fino alla fine ma non siamo riusciti a vincere. Col rigore sarei diventato man of the match ma purtroppo l’ho sbagliato. Abbiamo giocato offensivo, giocato tanto coi quinti, ma il Napoli si è difeso bene, noi ci abbiamo provato. Il campionato è lungo e siamo tutti lì. Io rispetto tutte le squadre, noi proviamo a essere i più forti ma ci sono squadre che dobbiamo rispettare soprattutto quest’anno dove gli altri hanno fatto tanti acquisti, noi sempre gli stessi, ma siamo qui per difendere il nostro scudetto. Vogliamo vincere contro queste squadre, che si sono rinforzate, non siamo come l’anno scorso ma siamo ancora li, ci sono alti e bassi. Abbiamo tante partite, ci si riposa poco, è più dura a livello mentale che fisico. Non è facile essere sempre sul pezzo con così tante partite”.
Politano: “Per noi era importante reagire dopo la brutta sconfitta di domenica con l’Atalanta. Siamo venuti in casa dei campioni d’Italia e abbiamo retto bene. Qui a Milano abbiamo portato a casa una vittoria e un pareggio, a Torino pareggio, dobbiamo continuare cosi. Il pareggio è il risultato giusto, entrambe abbiamo giocato a viso aperto”.
Conte: “Con Atalanta è stata una sconfitta contro una squadra forte, si poteva fare meglio certo. Oggi abbiamo fatto una buona gara a livello d’intensità, mi è dispiaciuto a volte vedere errori in uscita elementari, capisco che giochi contro l’inter a San Siro con 80 mila persone che ti vganno contro, non è semplice ma noi ci miglioriamo. Sono contento perché abbiamo fatto tre trasferte contro delle big e ne usciamo con 4 punti. Provo fastidio nel sentirmi dire che il Var non può intervenire perché è una scelta dell’arbitro far intervenire i Var, ma che significa, se c’è un errore Var deve intervenire. Che significa. Non ci si rifugia dietro a queste cose. Ci vuole onestà intellettuale a favore o contro. Sentirmi dire quando uno può intervenire.. mi sento preso in giro. Se c’è un errore l’arbitro deve intervenire, punto. Se no noi allenatori ci arrabbiamo ed è normale, io oggi ero quotato a quattro per l’ammonizione. Chi l’ha messo sto protocollo di utilizzo del Var, è un ottimo strumento ma perché mettere la decisione dell’arbitro quando conviene. Voglio andare in panchina sereno, non con l’ansia dell’interpretazione del protocollo o dell’arbitro, altrimenti si creano delle dietrologie che non fanno bene. Il Var dovrebbe intervenire nel momento in cui c’è un errore, senza attendere la chiamata dell’arbitro. L’equilibrio c’è, abbiamo difeso a 4 contro un attacco a 5. La solidità è importante, dobbiamo continuare a lavorare cercando di far uscire tutto il lavoro che facciamo in settimana. Lavoro insieme a questo gruppo da 4 mesi e siamo a buon punto anche se c’è ancora tanto da fare”.
Inzaghi: “Abbiamo fatto una grande gara, mi sono complimentato con la squadra, abbiamo giocato contro un avversario forte e siamo andati in crescendo, abbiamo reagito, pareggiato, nel secondo tempo dominato. Dopo aver speso tanto con l’Arsenal abbiamo fatto questa bella partita e sono contento di questo. Dobbiamo tenere, essere continui, abbiamo fatto 8 vittorie e due pareggi nelle ultime 10 partite. La partita di stasera mi conforta molto, la condizione della squadra è buona, infatti mi rimane un po’ di amaro in bocca. Abbiamo meritato ma abbiamo incontrato una squadra forte e organizzata. Ci sono tante squadre rafforzate, siamo 5/6 squadre in due punti. Spero che dopo la sosta nazionali i ragazzi tornino in forma”.
Inter-Napoli: il tabellino completo
Inter-Napoli 1-1 (1-1)
Inter (3-5-2): Sommer, Pavard, Acerbi, Bastoni (89’ De Vrij), Dumfries, Barella, Calhanoglu (82’ Zielinski), Mkhitaryan, Dimarco (82’ Darmian), Thuram (82’ Taremi), Lautaro (c) (89’ Arnautovic). All. S. Inzaghi
Napoli (4-3-3): Meret, Di Lorenzo (c), Rrahmani, Buongiorno, Olivera, Anguissa, Gilmour (59’ Lobotka), McTominay, Politano (84’ Ngonge), Lukaku (77’ Simeone), Kvaratskhelia. All. Conte
Marcatori: McTominay (N), Calhanoglu (I)
Ammonizioni: S.Inzaghi (I), Dumfries (I)