“Il grifone è tornato”: è questo lo striscione esposto dalla Gradinata Nord, cuore pulsante del tifo genoano, all’ingresso in campo delle squadre, durante la bellissima coreografia messa in atto dalla tifoseria rossoblù. L’entusiasmo è alle stelle: lo stadio Ferraris è stracolmo di gente per questa prima giornata di Serie A, che celebra il ritorno nel calcio che conta della squadra più antica d’Italia dopo l’inferno della caletteria, nella stagione passata. Ma non tutto andrà come avrebbero voluto gli oltre 33.000 spettatori presenti (ad inizio partita sono stati anche celebrati i 27.777 abbonati, record cittadino, visto che con questo numero è stato superato anche il primato detenuto dai cugini blucerchiati da oltre 31 anni, cioè quello della stagione successiva allo scudetto sampdoriano), e alla fine, a festeggiare, saranno i circa 2000, calorosissimi, sostenitori della Fiorentina assiepati nel settore ospiti.
C’era molta curiosità intorno a questa gara, anche per scoprire le tante novità, in termini di giocatori, introdotte in entrambe le squadre. La Fiorentina ha, di fatto, dominato fin dai primi istanti di gioco, portandosi in vantaggio dopo appena quattro minuti con Biraghi, imbeccato perfettamente da Nzola, che supera un paio di difensori e batte l’estremo difensore del Genoa con una bordata sotto l’incrocio. Passano pochi minuti, e all’11’ ecco arrivare il raddoppio, questa volta con Bonaventura, lesto a raccogliere la corta respinta di Martinez su un precedente tiro di Nico Gonzalez, e a ribadire in rete. Lo stesso Nico Gonzalez che poi, al 40′, siglerà la rete del momentaneo 3 a 0 con un colpo di testa, dopo essere stato lasciato colpevolmente solo al centro dell’area nel corso di un calcio d’angolo battuto perfettamente dal solito Biraghi.
Finisce il primo tempo con questo risultato, e nella seconda frazione di gioco lo spartito musicale della partita non sembra mutare particolarmente. Arthur, al centro del campo, detta i tempi di gioco come un vero metronomo, e l’intera squadra si muove in maniera fluida, creando diverse difficoltà alla compagine di casa (particolare attenzione per il veloce e funambolico Kayode, sistemato sulla destra, al posto di Dodò, che subentrerà poi nel finale visti i crampi accusati dal giocatore italo-nigeriano). Poche le note positive in casa genoana, con Retegui che corre (spesso a vuoto) e con una difesa evidentemente ancora non del tutto rodata. Quella stessa difesa che al 56′ viene nuovamente superata da una palla deliziosa di Bonaventura, che trova perfettamente Mandragora in area, velocissimo a superare l’incerto Martinez per il 4 a 0 della Fiorentina.
Utile solo ai fini statistici il gol della bandiera genoana, siglato da Biraschi due minuti più tardi. Ma, di fatto, non c’è molto altro da raccontare, con la squadra di Vincenzo Italiano che raccoglie i primi 3 punti di questo campionato e con un Alberto Gilardino che dovrà rivedere certamente alcune cose in casa genoana, evidentemente anche con gli inserimenti di alcuni nuovi acquisti non ancora disponibili (come un certo Malinovsky, presentato ad inizio gara al pubblico rossoblù). Il campionato è appena iniziato, e la strada, seppur al momento sembri in salita, è ancora molto lunga.
GENOA-FIORENTINA: IL TABELLINO
GENOA-FIORENTINA 1-4 (0-3)
Genoa (3-5-2): Martinez; Biraschi, Bani, Dragusin; Hefti (13′ st Vasquez), Frendrup, Badelj (13′ st Jagiello), Thorsby, Martin (13′ st Ekuban); Gudmundsson, Retegui. A disp.: Leali, Sommariva, De Winter, Aramu, Coda, Puscas. All: A. Gilardino.
Fiorentina (4-2-3-1): Terracciano; Kayode (36′ st Dodo), Milenkovic, Ranieri, Biraghi; Arthur, Mandragora (36′ st Duncan); Gonzalez (27′ st Sottil), Bonaventura (43′ st Infantino), Brekalo; Nzola (36′ st Beltran). A disp: Christensen, Martinelli, Comuzzo, Sabiri, Martinez Quarta, Parisi, Amatucci, Amrabat, Jovic, Kokorin. All: V. Italiano.
Marcatori: 5′ pt Biraghi (F), 11′ pt Bonaventura (F), 40′ pt Gonzalez (F); 11′ st Mandragora (F), 13′ st Biraschi (G).
Assist: 5′ pt Nzola (F), 40′ pt Biraghi (F); 11′ st Bonaventura (F), 13′ st Frendrup (G).
Arbitro: G. Ayroldi di Molfetta; assistenti A. Lo Cicero (Brescia) e V. Colarossi (Roma 2); IV Ufficiale R. Abisso (Palermo); VAR D. Doveri (Roma 1); AVAR G. Miele (Nola).
Ammoniti: 21′ pt Retegui (G), 23′ pt Biraghi (F), 34′ pt Bonaventura (F); 35′ st Bani (G), 43′ st Milenkovic (F)
Recupero: 3′ pt; 4′ st.
Spettatori: 33.045