ConteFonte immagine: Profilo Twitter ufficiale Inter

Chi si aspettava cambiamenti epocali da parte di Antonio Conte è rimasto deluso. Alla vigilia del match col Sassuolo erano tante le voci di un una possibile rivoluzione tattica per il tecnico barese, voci non confermate dalle formazioni ufficiali.

Conte non è passato, almeno sulla carta, alla tanta agognata difesa a quattro. Ma, anzi, ha confermato la formazione della disfatta di San Siro contro il Real Madrid, con l’unica eccezione di Sanchez al posto dell’affaticato Lukaku.

In realtà una piccola rivoluzione c’è stata. Via il trequartista, sia statico che dinamico, e ritorno al suo classico 3-5-2Barella regista davanti la difesa con Gagliardini e Vidal ai lati. Bastoni e Skriniar a turno seguivano le due ali del Sassuolo, Boga e Berardi, al centro del campo spezzando la linea a 3 e passando di fatto a 4 con Darmian e Perisic “terzini”, facilitando così i centrocampisti in fase difensiva.

Una sorta di 4-4-2 in fase di non possesso che ha permesso ai nerazzurri di chiudere gli spazi centralmente, impedendo, di fatto, le imbucate agli uomini di De Zerbi che, mai come in questa partita, hanno fatto fatica a trovare spazi per andare a concludere.

La scossa

Sin dall’inizio è stato chiaro che Conte si sia fatto sentire dai suoi ragazzi, rei nelle ultime partite di non entrare in campo col piglio giusto si dal principio regalando tempo e sopratutto gol agli avversari.

Quella che è scesa in campo sabato è stata un’Inter completamente diversa dalle ultime uscite. Basta isterie con arbitro e avversari, ma tutti concentrati per raggiungere l’obbiettivo con Conte che, come ai vecchi tempi,  telecomanda passo passo i suoi dalla panchina.

Le parole di Conte

Il tecnico ai microfoni di Sky Sport ha prima fatto i complimenti ai suoi ragazzi “Noi cerchiamo sempre di dare il massimo, a volte le cose vanno bene, altre no, ma giochiamo sempre per dare il 100%. L’importante è uscire con la maglia sudata“.

Dopodiché non le ha mandate a dire togliendosi qualche sassolino dalla scarpa nei confronti dei media e forse anche nei confronti della società: “Nella mentalità non è cambiato nulla, noi scendiamo in campo sempre con lo stesso atteggiamento. Si ragiona sempre in base al risultato, questo è il problema. All’Inter non è mai semplice, noi dobbiamo essere bravi ed ermetici perchè c’è sempre gente che non vede l’ora di buttarci m… addosso  […] Quando la barca è in tempesta bisogna starci tutti sopra, senza lasciare l’allenatore o qualche calciatore affondare. Mi auguro che ora siamo tutti sulla stessa barca“.

La vittoria col Sassuolo può essere la base da cui ripartire per dare una svolta a questo triste inizio di stagione, magari già dal dentro fuori di Champions col Borussia M’gladbach.