Il Campobasso Calcio centra l’obiettivo! Il ritorno in Serie C, ottenuto con una giornata di anticipo, è ormai ufficiale. Una città intera si è così goduta la festa.
Il Campobasso Calcio ce l’ha fatta. Matt Rizzetta e l’intera società hanno mantenuto la parola data. La squadra, dopo due anni e dopo momenti decisamente complicati, è tornata in Serie C! Vincendo contro il Chieti, grazie ai gol di Niccolò Romero e di Antonio Di Nardo, il Lupo ha ottenuto la promozione matematica.
Il Girone F di Serie D è stato conquistato, dopo due anni non semplici. Per lo meno inizialmente. L’Aquila è stata fermata dal Termoli al Cannarsa. I rossoblù non hanno commesso errori in Abruzzo. Un’intera città si è così lasciata andare alla festa. Tra cori, abbracci, brindisi e fuochi d’artificio. Perché a Campobasso si sa, nella gioia e nel dolore, si vive tutto al 110%.
Quando due anni fa è arrivata la notizia della retrocessione del Campobasso dalla C all’Eccellenza il colpo è stato durissimo. E non è mai stato digerito. Dopo 30 anni la squadra riusciva a tornare tra i professionisti. Perciò doversi arrendere all’onda d’urto del fallimento e alla necessità di ricominciare tutto da capo è apparso come un incubo.
Perché la Curva Nord e i tifosi tutti sono stati privati di quelle sensazioni che solo chi ama questo sport può comprendere. E vivere. Eppure, arrendersi non è mai stato nei piani.
La nuova proprietà ha preso in mano una situazione su cui forse in pochi avrebbero scommesso. Ha rimesso in piedi una squadra. È riuscita a ridare un volto nuovo allo stadio, l’Avicor Molinari Stadium. Ha permesso ai tifosi di potersi fidare ancora. Di nuovo. Ha ridato un entusiasmo che era stato spento e gli spali sono tornati a popolarsi. Ha mantenuto il cosiddetto ‘patto’.
Matt Rizzetta mantiene la promessa: il Campobasso Calcio FC si riprende la Serie C in due anni! Il sogno continua
Quando Matt Rizzetta, attuale presidente della squadra e già socio di minoranza della precedente proprietà, ha deciso di assumersi l’intera responsabilità di risollevare le sorti di questa squadra ha dichiarato a ‘Sky Sport’: “Questa piazza ha potenzialità importanti. Noi vogliamo sviluppare un brand internazionale. Ha ampi margini di crescita. La squadra rappresenta un’intera Regione. La tifoseria stava soffrendo per il rischio di perdere il calcio. Questo ci ha fatto sentire male. Perciò abbiamo deciso di provarci: sono fiero del team“.
“Abbiamo avuto il merito di riunire un popolo che era stato tradito e ferito“. Questo è tutto ciò che è accaduto in soli due anni. La promessa è stata quella di conquistare prima la Serie D. Poi, l’anno dopo, la Serie C. Ed è proprio quello che è accaduto. Rizzetta e tutta la società hanno tenuto fede alla parola data. Cosa che, in una pizza ferita, non era affatto semplice e scontata.
Prima la festa, poi il lavoro per provare ad essere ancora una volta campioni: la nuova promessa di Rizzetta
Le parole del Presidente, arrivate nel corso della festa che si è tenuta nel capoluogo molisano per la matematica promozione in Serie C, hanno risuonato ancora più forte sotto il cielo rossoblù di Campobasso.
“Due anni fa – ha dichiarato – ci hanno detto che questa Regione non esiste. Meno di due anni dopo siamo diventati due volte campioni. Stasera godiamoci questa festa. Ve lo meritate. Da domani iniziamo a lavorare per la terza. Voi vogliamo bene, forza Lupi!“.
Una nuova promessa. Ancora più bella. Un sogno che continua e si amplifica. La speranza di un intero popolo è ora quella che tutto possa proseguire lungo una strada volta al raggiungimento delle stelle. Perché la salita è faticosa. Ma, una volta raggiunta la vetta, godersi il panorama è un’emozione unica. Orgoglio e appartenenza contraddistinguono questa piazza: così è stato, così è e così sempre sarà!