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Il calcio nel destino di Rodrygo: eroe a Madrid, Pelé da sempre suo sostenitore

Si chiama Rodrygo e sulle spalle porta il numero 21, colui che ha regalato al Real Madrid l’accesso alla finale di Champions League.

Sono bastati, letteralmente, quattro minuti a un ragazzo nato in Brasile 21 anni fa per segnare due gol pesantissimi. Si perché quello che ha fatto Rodrygo segnando due reti, supportato da un altro giocatore che milita tra i Blancos, un certo Camavinga, non è stato semplicemente. Qui non si è trattato solo di due gol, ma di molto di più. Le sue due, splendide, imbucate nell’area del Manchester City innanzitutto hanno infranto, al 91′ prima e al 95′ dopo, le speranze del club guidato da Pep Guardiola. Ma hanno poi regalato al suo Real Madrid quella voglia di crederci ancora. Dal momento che, fin quando l’arbitro non fischia, nulla in fin dei conti è ancora chiuso. Il Bernabeu ha spinto e Rodrygo, entrando dalla panchina, ha seminato il panico. Benzema poi, sul finale, ci ha messo il suo sigillo.

Il Real Madrid conquista l’accesso alla finale di Champions League e gran parte del merito non può non andare a un giocatore come Rodrygo.

Questo ragazzo ha un dono per le notti di Champions“, ha scritto il Real Madrid pochi giorni dopo il trionfo e il capovolgimento di fronti in Champions contro il City. Se i Blancos sono arrivati lì, più vivi che mai, tanta gratitudine deve andare perciò alla garra di un classe 2001, approdato a Madrid dal Santos. Non è allora un caso, c’è da sottolinearlo, se un giocatore come Sua Maestà del calcio, Pelé, crede in lui e per lui scrive: “Ho sempre creduto che sarebbe arrivato il giorno di congratularmi con te, amico mio. Non esiste altra via per chi lavora sodo e ama quello che fa. Sei illuminato e ci porterai ancora molte gioie“.

Carlo Ancelotti, allenatore più vincente della storia del calcio europeo, si è ritrovato un gioiellino tra le mani e sta facendo di lui, cominciando da questa stagione in corso, un giocatore maturo a tutti gli effetti. Capendo che, specialmente quando subentra, può essere devastante. Come pochi. E così, entrato al 78′ contro il Chelsea ha segnato solo dopo due minuti, assicurando ai suoi il proseguimento nella competizione europea. Prima ancora di sapere che, il 4 maggio, in quel di Madrid sarebbe diventato un eroe.

Il suo fisico longilineo, agile, unito al suo essere brevilineo, scattante e impressionante nel dribbling, ha fatto sì che Rodrygo diventasse un incubo per i più disparati avversari. Uno spettacolo vederlo giocare. Un sogno poter tifare lui e il Real Madrid in un’annata che sta regalando dei traguardi forse a inizio stagione anche insperati. A soli undici ha iniziato a giocare nel Santos e, nel 2019, è passato per un’operazione di 45 milioni di euro al Real Madrid. Nella LaLiga spagnola. Lì dove si è ritrovato nell’Olimpo del calcio europeo.

Con giocatori del calibro di Benzema, Modric, Courtois. E chi più ne ha più ne metta. Allora non resta altro, per tutti gli appassionati di calcio, che mettersi comodi e assistere a un show sportivo che solo Liverpool e Real Madrid potranno riuscire a mettere in scena sabato 28 maggio. E, chissà, cosa potrà riservare stavolta il giovanissimo Rodrygo nato ad Osasco.