Atalanta-InterFonte Immagine: sito ufficiale Fc Inter

Il fischio finale al 93° dell’arbitro Doveri pone fine alle speranze di Atalanta ed Inter di portare a casa i 3 punti. Termina 1-1 il match a tinte nerazzurre; tante le aspettative, poco lo spettacolo e le emozioni viste al Gewiss Stadium di Bergamo quest’oggi. Solo pochi mesi fa, le due squadre sgomitavano per accaparrarsi il titolo di successore della Juventus in testa al campionato di Serie A (senza dimenticare la Lazio); ora la musica sembra cambiata. Un inizio di campionato a rilento per l’Inter (-6 punti rispetto alla scorsa stagione dopo 7 giornate) e l’Atalanta che non sembra più quella squadra capace di mettere così facilmente spalle al muro l’avversario.

Se nei primi 45 minuti, immaginiamo i sostenitori delle due squadre appisolarsi ripetutamente sul divano di casa per via delle poche occasioni create e cambiare canale, nel secondo tempo, i continui capovolgimenti di fronte, hanno premiato i fedelissimi. L’Inter parte subito forte: minuto 58, cross al bacio di Young per Lautaro Martínez che stacca bene e con un preciso colpo di testa porta in vantaggio gli ospiti. Poco dopo, l’argentino lancia in campo aperto Vidal che, a tu per tu con il portiere, manca la clamorosa chance del 2-0. Quando ormai la partita sembra aver preso una piega definitiva, From Russia with Love, il talento Aleksej Mirančuk (al debutto) imbuca il pallone nell’angolino basso della porta difesa da Handanovic per il definitivo 1-1. Da segnalare l’ottimo esordio in Serie A a soli 18 anni di Matteo Ruggieri; una prova di personalità contro un avversario non semplice. Tanta corsa sulla fascia, si è fatto trovare subito pronto al via. Proprio come è abituato a fare il suo idolo, il motociclista Valentino Rossi.

Al termine della gara le telecamere indugiano sui due allenatori, Conte e Gasperini: il rammarico sul volto di chi la stava portando a casa e la gioia di chi invece l’ha rimontata; due espressioni diverse accomunate però dallo stesso risultato. Atalanta-Inter è pari e patta.