Quella di ieri è stata la serata di Gianluca Scamacca, e sin dalle primissime battute si era capito potesse incidere in maniera determinante sulla partita. Solo per citare le cose più importanti: due gol, con tanto di prodezza alla Ibrahimović, e un assist, un paio di aperture da campione. Finito? No, ci sarebbero anche due legni: un palo e una traversa colpita con un fendente fortissimo scagliato nel secondo tempo. L’attaccante nativo di Roma, cresciuto nella zona commerciale e residenziale informale di Fidene, ha letteralmente dominato ad Empoli, con tanti saluti al pur fisico duo Luperto-Walukiewicz.
In tribuna, tra gli altri, c’era il ct Spalletti, di casa a Certaldo, a circa 30 km dal Castellani. Avrà senza dubbio appuntato tutto e sorriso, soprattutto se consideriamo che qualche piccolo segnale, il 91 di casa nerazzurra lo aveva dato anche a Wembley, pur non brillando in maniera eccessiva dal punto di vista della prestazione. Nel tempio della Nazionale inglese, d’altra parte, in maglia azzurra (a livello senior) aveva segnato il solo Sergio Brighenti, nel lontano ’59 contro l’Inghilterra di Sir Bobby Charlton, morto nove giorni fa.
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