Tra le sorprese del campionato c’è sicuramente l’Empoli di Andreazzoli che in questo momento troviamo, contro ogni pronostico, addirittura nella parte sinistra della classifica. Una formazione che, al di là dei risultati, sta stupendo per la gran qualità del gioco espressa. E tutto questo avviene grazie, soprattutto, all’impronta tattica data dall’ex collaboratore di Luciano Spalletti.
Il percorso dell’Empoli, dalla B al sogno Europa
Il bel gioco dei toscani, in effetti, avevamo già avuto modo di vederlo anche l’anno scorso, quando l’allora tecnico Alessio Dionisi, nonostante la giovane età, era riuscito a far vincere il campionato di Serie B alla sua squadra. Un lavoro a cui sta dando il proprio seguito l’esperto Aurelio Andreazzoli, di ritorno ad Empoli dove era già stato tra il 2017 ed il 2019 (due stagioni durante le quali aveva fatto molto bene, tra l’altro). I toscani, all’epoca, furono portati dallo stesso tecnico nella massima serie, mentre adesso si ritrovano addirittura all’ottavo posto in classifica, sognando anche l’Europa.
Una posizione sicuramente importante per una neopromossa, con una rosa composta principalmente da giovani e senza nomi particolarmente altisonanti. Tra i risultati ottenuti fino ad ora da questa squadra spiccano certamente le vittorie con Juventus, Fiorentina e Napoli, a dimostrazione di una grande dose di coraggio da parte loro nell’andare a giocare a testa alta anche contro squadre più blasonate.
I perni dell’Empoli di Aurelio Andreazzoli
Questo Empoli si distingue sicuramente per la grande qualità del palleggio e per la facilità nella quale riesce ad arrivare in porta grazie a questo 4-3-1-2 ben disegnato dal tecnico toscano. Tuttavia l’aspetto che secondo noi andrebbe maggiormente evidenziato è quello relativo al fatto che cambiando gli interpreti in campo la qualità del gioco rimane sempre la stessa: un sintomo di grande preparazione tattica e di convinzione da parte della squadra nelle idee proposte dallo stesso Andreazzoli. L’Empoli, in sostanza, non punta sui singoli, ma sul collettivo. Anche se è innegabile che alcuni degli interpreti di questa squadra si stiano particolarmente mettendo in mostra. A livello difensivo, ad esempio, la sorpresa probabilmente è il terzino destro Petar Stojanovic: un ragazzo arrivato in estate, in prestito dalla Dinamo Zagabria, e che si sta rivelando un giocatore completo nelle due fasi, seppur si stia mettendo in luce soprattutto per le sue grandi qualità in fase di spinta.
Il metronomo di questa squadra, poi, è Samuele Ricci, senza ombra di dubbio tra i centrocampisti rivelazione del campionato. Il classe 2001 è ormai un perno anche della Nazionale Under 21 e con la sua grande sicurezza e la qualità nel dettare i ritmi di gioco con i suoi passaggi, si sta rivelando un talento da tenere d’occhio senza ombra di dubbio. E’ pur vero, però, che il miglior reparto dell’Empoli si sta rivelando quello avanzato, con la coppia Pinamonti-Cutrone che risulta ben assortita e completa. L’ex Inter, in particolare, con i suoi 6 gol segnati, è stato davvero decisivo, fino ad ora.
Dove potrà arrivare questo Empoli?
E quale futuro è riservato a questi ragazzi guidati da mister Andreazzoli?