Che in Scozia il calcio sia un mondo targato principalmente Old Firm, non è una novità, con la “vecchia ditta”, per l’appunto, formata da Rangers e Celtic, a spartirsi ripetutamente i trofei del paese più a nord del Regno Unito.
I biancoverdi di Glasgow quest’anno, come altre volte è capitato in passato, hanno portato a termine una stagione decisamente proficua, segnando un record, addirittura a livello mondiale, per quanto riguarda il numero di volte complessivo per la vittoria di tutti i trofei nazionali vinti in una singola stagione.
SCOTTISH LEAGUE CUP
La Scottish League Cup, Coppa di Lega Scozzese o Betfred Cup, com’è chiamata ora per questioni di sponsor (in passato, ad esempio, aveva preso il nome dalla Coca Cola o dalla birra Skol), è la coppa di lega nazionale più antica tra tutte quelle esistenti. In questa competizione partecipano tutti i club appartenenti alla Scottish Professional Football League e la finale di quest’anno è stata disputata tra le due società più titolate di Scozia, le stesse che hanno anche il maggior numero di vittorie in questa stessa Coppa di Lega, ovviamente Rangers (27) e Celtic (21), con quest’ultimi, giunti in finale come vincitori del trofeo in questione per ben 6 volte nelle 8 edizioni precedenti. Lo scorso 26 febbraio i biancoverdi di Glasgow si sono aggiudicati il match per 2-1 grazie ad una doppietta del giapponese Furuhashi, nonostante il momentaneo pareggio di Morelos per i rivali di sempre, posizionando così il primo tassello di quello che poi a fine stagione sarebbe stato un puzzle da incorniciare a livello nazionale.
SCOTTISH PREMIERSHIP
Per quanto riguarda il campionato c’è stata poca storia anche quest’anno, con solo i Rangers ad impensierire a tratti gli uomini di Postecoglou che sono stati un vero e proprio rullo compressore per tutta la stagione. Su 38 gare complessive il Celtic ha inanellato ben 32 vittorie, 3 pareggi ed altrettante sconfitte, un ruolino di marcia, insomma, che gli ha concesso di mettere in bacheca il titolo di Campioni di Scozia numero 53, portandosi a sole due lunghezze di distanza dai 55 dei Rangers. Anche in questa competizione è risultato decisivo il talento asiatico dei The Bhoys, Kyogo Furuhashi, che con le sue 27 reti ha vinto il titolo di capocannoniere.
SCOTTISH CUP
E dopo il double c’è il treble! Si, perchè non appagati dalle prime due vittorie in altrettante competizioni stagionali, i ragazzi in biancoverde sono giunti in finale anche nella celebre Scottish Cup, peraltro dopo aver eliminato in semifinale (0-1, gol di Jota) proprio i Rangers campioni in carica. Lo scorso 3 giugno, nel teatro dell’Hampden Park di Glasgow, la formazione guidata da mister Postecoglou non ha lasciato scampo neanche agli avversari dell’Inverness, portando a casa partita e trofeo con un perentorio 3-1, il tutto grazie alle reti del solito Furuhashi e di Abada per l’iniziale doppio vantaggio, e poi di Jota al 92’, dopo che 7 minuti prima gli avversari avevano provato a riaprila nel finale con Mackay. Festa grande quindi sugli spalti per una stagione da All-in sul territorio nazionale, spalti peraltro, dai quali sono partiti anche insulti a Re Carlo, neanche troppo velati, accompagnati da striscioni emblematici per questioni che esulano completamente dall’ambito.
IL RECORD
Scottish League Cup, Scottish Premiership e Scottish Cup, per quest’anno non ce n’è stata davvero per nessuno ed il Celtic ha messo a segno il cosiddetto Treble, essendo in grado, per l’appunto, di vincere tutti e tre i trofei nazionali messi in palio in una singola stagione. La tripletta in questione però è nettamente più importante delle altre 7 precedenti, perché va a segnare un record finora mai eguagliato in tutto il mondo; The Boys infatti, con l’ottavo Treble casalingo della loro storia, sono di fatto diventati la squadra che c’è riuscita più volte, con il primo messo a segno nella stagione 1966-‘67, a seguire in quella ’68-’69, 2000-’01, arrivarono poi anche i 4 consecutivi (record anch’esso) dal 2017 al 2020, ed infine la tripletta appena ottenuta in questo che per il Celtic è stato senza dubbio un 2023 straordinario, perlomeno tra i propri confini.
Foto in copertina da Web – Articolo a cura di Roberto Viarengo