I Punkinari

TITOLO: I Punkinari

AUTORE: Alessandro Pagani e Massimiliano Latini

EDITORE: Nepturanus

ANNO PUBBLICAZIONE: 2024

PAGINE: 128

PREZZO : 14.90 eur

Nel calcio si parla spesso di titolari, moduli, schemi e prestazioni. Ma c’è un altro aspetto, più silenzioso e spesso ignorato, che fa parte a pieno titolo del gioco: la panchina. Ed è proprio lì che nasce “I Punkinari”, un fumetto che racconta il calcio, e non solo, da un punto di vista insolito, ironico e sorprendentemente profondo.

I protagonisti sono due calciatori punk – sì, punk – che vivono la loro carriera sempre sul confine del campo, senza mai mettere piede sul rettangolo di gioco. Non corrono, non segnano, non si mettono in mostra. Eppure hanno qualcosa da dire. Anzi, hanno tutto da dire.

Tra un cambio non effettuato e un riscaldamento inutile, si scambiano battute, freddure e riflessioni che trasformano la loro immobilità in una forma di resistenza, di osservazione disillusa ma mai passiva. I loro dialoghi sono un mix di comicità fulminante e pensieri a ruota libera, come se il calcio giocato fosse solo un pretesto per raccontare molto di più.

La panchina diventa così un vero e proprio campo di battaglia, ma interiore. Un luogo dove si combatte contro la frustrazione, l’attesa, l’esclusione. Ma lo si fa con un’arma particolare: l’umorismo. Quello intelligente, mai banale, capace di far sorridere e pensare allo stesso tempo.

Lo stile grafico accompagna il tono del racconto in modo essenziale, senza fronzoli, lasciando spazio alla parola. Perché in questo fumetto è la parola a fare gioco, a creare movimento, a segnare i veri gol. E la vera vittoria, qui, non è entrare in campo, ma non smettere di ironizzare, anche quando si è ai margini.

“I Punkinari” non è solo un fumetto divertente. È una piccola lezione di vita. Una storia che fa il tifo per tutti quelli che aspettano il loro momento e, nel frattempo, trovano il modo di restare vivi. E magari, di riderci sopra.

Gli autori:

Alessandro Pagani  nasce a Firenze nel 1964 in un giorno di nebbia. Amante della musica e della comicità in tutte le sue forme, da quel giorno non ha mai smesso di creare gag e battute, eleggendo l’umorismo ad abitudine di vita. Con l’aiuto di inverosimili giochi di parole l’autore dimostra che nelle difficoltà giornaliere un’arguzia può scongiurare il peggio o, perlomeno, trasformarlo in un alleato. Come? Sorridendo delle avversità attraverso l’ironia; perché se è vero che una risata salva il mondo, una risaia salverà una mondina.

Massimiliano Zatini sopravvive alla vita dal 1967 con espedienti largamente in uso, quali musica, sport e disegni, mai praticati però professionalmente. Nel poco tempo libero prepara marmellate fatte in casa di cui è molto ghiotto, come di una lunga lista di alimenti, non pubblicabile per mancanza di spazio.