2016/2017. L’ultima data di partecipazione del West Ham alle coppe europee, Europa League per esattezza. L’avventura, però, dura poco. Precisamente termina ai playoff, contro i rumeni dell’Astra Giurgiu: 1-1 all’andata, 0-1 al ritorno. Che sia questa la stagione del riscatto?
West Ham, derby e quarto posto
Ieri pomeriggio gli Hammers hanno vinto il derby londinese contro il Tottenham, imponendosi per 2-1. Un successo rilevante, considerando il valore della rosa di Mourinho, con elementi importanti come Son e Kane. Passo falso anche per i concittadini del Chelsea, bloccati sull’1-1 col Southampton, e sorpasso in quarta posizione, che varrebbe un piazzamento in Champions. Quarto risultato utile di fila ed un gioco che appare consolidato: forse, ormai, non può più essere una casualità. Il condottiero è David Moyes, che aveva ripreso un discorso lasciato qualche anno fa. Si siede, in due occasioni, sulla panchina della squadra londinese, da subentrante: la prima volta è nel 7 novembre 2017, al posto di Bilic, per poi non essere riconfermato. Replica nel 2019, quando dopo un mercato faraonico Manuel Pellegrini, ora al Betis, finisce sulla graticola per essere in piena zona retrocessione. Il traghettatore fa il suo dovere e porta gli Hammers alla salvezza, chiudendo al sedicesimo posto.
Moyes, scartato dal Manchester United, vive la sua momentanea rivalsa personale, andando a insediare le classiche big del calcio inglese. Lo fa con una rosa consolidata e qualche ritocco. Proprio un ex Red Devil è accorso ad aiutarlo nella sessione di mercato: Jesse Lingard. Ex promessa dei Tre Leoni, classe 1992, ha elevato il tasso tecnico dell’attacco ed è già andato in rete in tre occasioni. A centrocampo, invece, spiccano le prestazioni di Tomas Soucek. Pagato fior di milioni e soffiato alla Fiorentina, sono ben sette le marcature fino a questo momento, oltre ad un ottimo rendimento in mezzo al campo. Altro perno della mediana è Declan Rice, nel mirino di molti club e nel giro della Nazionale dei Tre Leoni. Capacità di impostazione e con ottimi tempi di gioco, è diventato col tempo sempre più importante, uno degli imprescindibili di Moyes.
Una chance di riscatto
“Ci auguriamo che i tifosi torneranno prima della fine della stagione, perché non vogliamo che si perdano momenti del genere“. Questo l’augurio del tecnico scozzese nel post partita. I supporters, duri lavoratori della classe operaia, lo sperano. Nella loro esistenza fatta di sacrifici e tanta fatica, il calcio domenicale rappresenta una via di fuga e speranza. Per cantare I’m forever blowing bubbles ed esultare assieme ai propri idoli. Per dare di nuovo vita all’orgoglio operaio tipico della tifoseria degli hammers e per scrivere un’altra bella favola di pallone.