radiogol

TITOLO: Radiogol. Trentacinque anni di calcio minuto per minuto

AUTORE: Riccardo Cucchi

EDITORE: Il Saggiatore (6 settembre 2018)

PREZZO : 15,00 euro

PAGINE: 270

ISBN-13: 978-8842825050

La parola è motore di ogni racconto ed è capace di sprigionare la forza dell’immaginazione. Non va sprecata, bensì usata con cura. Dopo avere accompagnato per oltre trent’anni noi tifosi con la sua voce alla radio. Riccardo Cucchi decide di rivivere questa esperienza scrivendo Radiogol: Trentacinque anni di calcio minuto per minuto. 

L’ex radiocronista riesce a trasmettere benissimo la passione che lo ha animato fin da bambino, per il calcio e per la radio. Lo fa raccogliendo le principali emozioni che hanno segnato la sua carriera: dalla prima radiocronaca nell’agosto del 1982, Campobasso-Fiorentina di Coppa Italia, quando venne chiamato all’improvviso da Mario Giobbe per sostituire un collega. Il tutto presentato con una scrittura piacevole e ricca di riferimenti classici, come le citazioni a Buzzati e a Puccini.

Sono tantissimi i ricordi e gli aneddoti. Dal primo scudetto della sua Lazio, vissuto allo stadio da tifoso, al secondo vissuto raccontando il crollo della Juventus a Perugia. Passando per alcuni ricordi importanti come l’attentato ad Atlanta durante le Olimpiadi, o quell’Italia Serbia sospesa per la violenza degli ultrà. Senza dimenticare i colleghi e compagni di viaggio Enrico Ameri e Sandro Ciotti. Nell’intervista rilasciataci la scorsa settimana. Cucchi ha definito l’unione fra questi due radiocronisti il risultato del radiocronista perfetto. 

Cucchi racconta inoltre la trasformazione della radio e del suo modo di raccontare il calcio. Il passaggio dalla macchina da scrivere al pc, quello da un’era all’altra. Un’innovazione che non tutti riuscirono a digerire all’epoca. Radiogol potrebbe anche esser visto come un manuale del radiocronista, nel quale figurano racconti che non si racchiudono esclusivamente nell’universo calcistico. Tra tra questi troviamo infatti episodi legati alle narrazioni di altri sport ai quali si è dedicato. L’atletica, la scherma, il canottaggio: denominatore comune la visione dello sport come possibilità di entrare a contatto con le persone. 

“La radio è il mondo come lo immaginiamo noi”, dice Cucchi. Ciò che vediamo con la fantasia ed il cuore, basandosi su chi ce lo racconta con passione. Perché senza passione è dura raccontare il calcio, ma non solo.