Oggi partono i Mondiali di Calcio “Qatar 2022”.
La massima competizione per Nazionali da sempre ha segnato per il sottoscritto, e credo per tutti gli amanti di questo sport, un appuntamento atteso 4 lunghi anni.
Dal 1982 (primo Mondiale della mia vita, per di più vittorioso, avevo solo 3 anni ma ricordo perfettamente la capata al muro che mi fecero prendere al terzo gol dell’Italia in fase di esultanza nella finale contro la Germania) la mia infanzia, la mia adolescenza, la mia giovinezza fino poi ad arrivare all’età adulta erano scandite da una sorta di conto alla rovescia che partiva al triplice fischio della finale del Mondiale in corso per poi percorrere circa 1.450 giorni, giorno più giorno meno, di lunga e trepidante attesa prima del fischio della partita inaugurale del Mondiale successivo. Ad ogni edizione ricordo benissimo dove mi trovavo, con chi ero e con chi ho visto ogni singolo match della nostra Nazionale, le lacrime versate ad ITALIA ‘90 per la Semi-Finale persa ai rigori nella “mia” Napoli contro l’Argentina di Maradona (ancora non capisco come tanti partenopei riuscirono a tifare contro…mistero!) quelle di USA ‘94 e della Finale persa a Pasadena contro il Brasile, ancora una volta ai rigori, con quel destino beffardo che portò il DIVIN CODINO, Roberto Baggio a sbagliarne l’ultimo, lui che, con una serie di prodezze e di magie ci aveva permesso di arrivare fino a lì, FRANCIA ‘98 usciti nei Quarti di Finale, manco a dirlo ai rigori (maledetti e dannati rigori, almeno fino ad allora) contro i padroni di casa di sua maestà Zizou Zidane con quella traversa di Di Biagio che ancora trema e con quel tiro di Roberto Baggio sullo scadere dei supplementari finito fuori per questioni di cm a Bartez battuto che, forse, avrebbe potuto scrivere ben altro finale di quel Mondiale.
Poi Moreno, la Korea, il 2002 che segna un dramma sportivo estivo (all’epoca pensavo fosse impossibile vivere cosa peggiore) difficile da digerire.
Quindi l’apoteosi, la gloria, il trionfo del 2006 in Germania, contro tutto e tutti, partendo senza favori del pronostico e costruendo una magia che porterò nel cuore finché avrò vita, ricordo ogni singola partita, con mio padre che, dopo aver visto il debutto contro il Ghana a casa nostra e dopo aver avuto la malsana idea di spostarci da amici per lo sfortunato pareggio contro gli USA alla seconda del Girone, ci obbligò praticamente a vedere le restanti partite dalla terza, decisiva per la qualificazione agli ottavi, contro la Repubblica Ceca per poi passare agli ottavi contro l’Australia (decisa dal rigore a tempo scaduto di Francesco Totti) ai quarti contro l’Ucraina, alla storica Semi-Finale contro i padroni di casa tedeschi con il gol di Grosso al 118’ ed il successivo 2-0 di Del Piero, fino alla Finalissima di Berlino contro la Francia vinta ai rigori dopo 120’ interminabili di ansia, paura, angoscia, speranza e goduria più totale con il decisivo e definitivo rigore di GROSSO, tutti seduti nello stesso posto rigorosamente, chi era seduto per terra (eravamo davvero in tanti a casa) restava per terra, la magia del Mondiale.
Poi il declino di una Nazionale che non ha saputo effettuare in tempo quel ricambio generazionale, il Mondiale in Sudafrica del 2010 ed il successivo in Brasile del 2014, con gli azzurri eliminati nel Girone di Qualificazione e poi…
Poi…una cosa che credevo irrealizzabile, impossibile, che in vita mia non avevo mai pensato e creduto che potesse accadere: L’ITALIA FUORI DAL MONDIALE!!!
Ricordo come fosse ieri quell’assalto sterile ed infruttuoso alla porta svedese in quel di San Siro del 13.11.2017, ero al pub con amici convinto che avremmo conquistato, faticando più del dovuto, il pass per il Mondiale russo dell’anno successivo, come ci era dovuto, come era naturale che fosse perché, all’epoca, sbagliando, non credevo possibile un Mondiale di Calcio senza l’Italia!!!
Ed invece accadde l’imponderabile, per chi ama il calcio come me e per chi come me guarda gli azzurri in ogni singola partita fosse anche un’ amichevole contro il San Marino di turno, un dramma sportivo che mi portò, non mi vergogno ad ammetterlo, a piangere per un evento sportivo come non mi accadeva da tempo e a un paio di notti insonni credendo che il tutto fosse solo un dannato incubo!
Ed invece, purtroppo, era tutto dannatamente vero!!!
Se MAI avrei pensato ad un Mondiale senza Italia, figuratevi immaginarne DUE, per di più consecutivi, uno dietro l’altro, tra l’altro dopo esserci laureati Campioni D’Europa nel 2021!
Ed invece la Macedonia del Nord, una formula astrusa di spareggi, la mancanza del pass Mondiale di diritto da Campioni d’Europa in carica, una nazionale con senatori ormai sul viale del tramonto e i giovani che non trovano spazio per crescere ed affermarsi nei nostri club ci hanno portato, nuovamente, e per la seconda volta di fila a fare da spettatori!!!
Se, come spero e come credo sia plausibile, tra 4 anni l’Italia tornerà a disputare la Fase Finale di un Mondiale di Calcio saranno passati la bellezza di 12 lunghi, interminabili anni da quel Italia – Uruguay del 24.06.2014 da quel 0-1 che ci mandò a casa dal Mondiale brasiliano.
Un’intera generazione di bambini non avrà avuto modo di crescere e di vivere le emozioni che solo un Mondiale sa regalare e si ritroverà adolescente senza aver avuto il privilegio di assistere, dal vivo o in tv, ad almeno una partita della propria Nazionale in una fase finale di un Mondiale!
La Federazione ha l’obbligo di far sì che tutto ciò non avvenga mai più perché per noi italiani il Calcio è sport NAZIONALE!
Con la speranza che gli Azzurri possano tornare presto dove meritano di stare (siamo pur sempre, dopo il Brasile, la Nazione che vanta più titoli al Mondo) da oggi e per i prossimi 30 giorni farò da spettatore e guarderò con non poca invidia le altre Nazionali lottare sul terreno di gioco per alzare al cielo quella Coppa, quella meravigliosa Coppa, che è e resta, e sarà per sempre così, il più GRANDE SOGNO DI OGNI BAMBINO CHE INIZIA A DARE I PRIMI CALCI AD UN PALLONE!!!
BUON MONDIALE A TUTTI!!!