La decisione dell’amministrazione comunale di Melendugno, in provincia di Lecce, di vietare il gioco con il pallone in piazza ha scatenato le proteste dei bambini del luogo. Nei giorni scorsi, infatti, a seguito delle lamentele di alcuni abitanti della zona in merito ai “rumori molesti” causati dai ragazzini che giocavano a calcio, il Sindaco della città, Maurizio Cisternino, aveva deciso di far affiggere un cartello piuttosto eloquente, con la scritta “Vietato giocare a palla” (con relativa traduzione in inglese, tedesco e francese).
Ma tale posizione non è stata assolutamente accolta in maniera positiva dai bambini del paese, che hanno addirittura realizzato uno striscione (con un lenzuolo), esposto a sua volta nella medesima piazza e recante la scritta: “Criticate tanto la nostra generazione ma ci avete tolto il pallone”. Gli stessi bambini, inoltre, si sono anche fatti fotografare, uno per panchina, mentre, distesi a pancia in giù, sono intenti a guardare gli schermi degli smartphone. Lanciando conseguentemente un appello al primo cittadino: “Dateci posto dove giocare allora, siamo ragazzi e abbiamo il diritto di divertirci giocando”.
L’incontro dei bambini con il Sindaco
La protesta ha sortito immediatamente degli effetti e i piccoli cittadini hanno avuto modo di incontrare e di confrontarsi con il Sindaco di Melendugno, così come descritto sui social ufficiali dell’amministrazione comunale del paese salentino.