Abbasso il calcio

TITOLO: Abbasso il calcio, viva il pallone

AUTORE: Tommaso Mandato

EDITORE: Homo Scrivens

ANNO PUBBLICAZIONE: 2023

PAGINE: 182

PREZZO : 15.00 euro

Nel panorama della letteratura sportiva, esistono opere che non si limitano a raccontare il calcio, ma lo analizzano con spirito critico, passione e un pizzico di nostalgia. “Abbasso il calcio, viva il pallone” di Tommaso Mandato rientra perfettamente in questa categoria, offrendo una riflessione lucida e profonda sull’evoluzione dello sport più amato al mondo e sul significato che ha assunto nella nostra società contemporanea.

Con una scrittura coinvolgente e diretta, l’autore ci accompagna in un viaggio che contrappone il calcio moderno, spesso inquinato da logiche economiche e commerciali, al pallone di strada, quello puro, giocato per passione nei cortili e nelle piazzette di una volta. Un’opera che si rivolge non solo agli appassionati di calcio, ma a chiunque abbia vissuto l’emozione autentica di una partita improvvisata tra amici, senza schemi né strategie, ma con il cuore e l’anima.

Il cuore del libro: calcio vs pallone

Il titolo “Abbasso il calcio, viva il pallone” racchiude già il messaggio centrale dell’opera: una critica garbata ma decisa al calcio moderno e alla sua trasformazione in uno spettacolo mediatico, contrapposta alla celebrazione del pallone giocato in libertà, senza pressioni, con la sola voglia di divertirsi. Mandato costruisce un immaginario dibattito tra due entità concettuali, il “calcio” e il “pallone”, in cui si confrontano due visioni completamente diverse dello sport.

Da una parte c’è il calcio di oggi, dominato da strategie di marketing, diritti televisivi, ingaggi milionari e business sfrenato. Dall’altra, il pallone della strada, quello che ha formato generazioni di ragazzi, forgiandoli con ginocchia sbucciate, palloni sgonfi e sogni di gloria. Mandato non condanna il calcio moderno in modo assoluto, ma invita il lettore a riflettere su quanto questo si sia allontanato dallo spirito originario del gioco.

Testimonianze e contributi d’eccezione

Uno degli aspetti più interessanti del libro è la varietà di voci che Mandato porta nella narrazione. Non è un semplice monologo dell’autore, ma un dialogo che coinvolge calciatori, allenatori, talent scout e tifosi. Attraverso le loro esperienze, il libro assume un valore documentaristico, dando voce a chi ha vissuto il cambiamento del calcio in prima persona.

La prefazione dello scrittore Maurizio de Giovanni e la postfazione dell’attore Enzo Decaro arricchiscono ulteriormente l’opera, fornendo punti di vista autorevoli e riflessioni che ampliano il discorso oltre il solo ambito sportivo. Il calcio, infatti, non è solo un gioco: è cultura, identità e memoria collettiva, ed è proprio questo che Mandato vuole sottolineare.

Un viaggio nella memoria: il calcio come era e come potrebbe tornare ad essere

Mandato non si limita a criticare il calcio contemporaneo, ma costruisce un ponte tra passato e presente, mostrando come il pallone giocato per strada fosse un’esperienza formativa e profondamente educativa. Nel raccontare le partite improvvisate nei cortili, la bellezza del calcio giocato sotto i lampioni fino a quando le madri non chiamavano a casa, o le sfide con i palloni sgonfi che rimbalzavano imprevedibili sulle pietre, l’autore tocca un tasto emotivo universale.

Chi ha vissuto quell’epoca non può che provare un moto di nostalgia, mentre i più giovani possono scoprire un mondo lontano dalle luci abbaglianti degli stadi di oggi, ma incredibilmente affascinante nella sua semplicità. L’autore invita a riscoprire il valore del calcio giocato per amore, per aggregazione e per il puro piacere della competizione leale.

Lo stile narrativo: tra emozione e riflessione

La scrittura di Tommaso Mandato è fluida, evocativa e appassionata. Alterna momenti di analisi più razionale a passaggi densi di emozione, trasportando il lettore in un viaggio che è sia critico che sentimentale. Il tono è schietto ma mai aggressivo, e l’autore riesce a mantenere un equilibrio tra la denuncia di un calcio ormai troppo distante dai suoi valori originari e la speranza che qualcosa possa ancora cambiare.

Le pagine scorrono velocemente, e l’abilità narrativa di Mandato rende il libro adatto sia a chi cerca un saggio sul calcio, sia a chi vuole semplicemente immergersi in un racconto che celebra la bellezza autentica del gioco più amato del mondo.

Conclusione: un libro necessario per chi ama il vero calcio

“Abbasso il calcio, viva il pallone” non è solo una critica al calcio moderno, ma un invito a riscoprire la bellezza del gioco nella sua forma più pura. Mandato, con la sua narrazione ricca di passione e nostalgia, riesce a catturare l’essenza di un’epoca e a trasmettere un messaggio di speranza: il calcio può ancora ritrovare le sue radici, basta ricordarsi da dove viene.

Un libro che merita di essere letto, non solo dagli appassionati di calcio, ma da chiunque abbia mai provato l’emozione di rincorrere un pallone in una piazzetta di paese, sognando di segnare il gol della vittoria.

L’Autore

TOMMASO MANDATO (Portici, Napoli 1960), ex calciatore. A fine carriera è diventato avvocato, esperto di diritto sportivo, agente di calciatori, docente e organizzatore di eventi; ha giocato con Maradona ad Acerra nella celebre “partita nel fango”. Ha pubblicato con Homo Scrivens “Il centravanti in giacca e cravatta” (2021).

Di Daniele Caroleo

Giornalista pubblicista. Direttore Responsabile de "Il Calcio Quotidiano"