Pasquale Letteriello è un difensore e capitano dell’ASD Quadrivio (squadra che milita nel campionato di Seconda Categoria in Campania). Classe 88′, è uno dei giocatori più rappresentativi del club, un vero e proprio leader sul campo.
Buongiorno Pasquale. Pochi giorni fa, hai compiuto 35 anni (auguri). Molti di questi li hai trascorsi a rincorrere il pallone sul campo da calcio. Com’è nata la passione per questo sport?
La passione per questo sport l’ho sempre avuta. Ricordo come se fosse ieri che insieme ai ragazzi della mia zona non aspettavamo altro che scendere giù nel cortile e provare ad imitare i nostri idoli. Tutti i giorni, a qualsiasi ora. Anche perché all’epoca non c’erano i social network, non avevamo il cellulare e quindi ognuno di noi fin da piccolo si divertiva con il proprio gioco preferito. E il mio era il calcio.
Sei il capitano dell’ASD Quadrivio una squadra che negli ultimi anni è cresciuta molto a livello societario e soprattutto a livello calcistico, sfiorando anche la promozione in Prima Categoria nella passata stagione. Cosa si prova ad essere un punto di riferimento in campo (e fuori) per i tuoi compagni?
La società con il passare degli anni è cresciuta tantissimo, sotto tutti i punti di vista. Bisogna ringraziare tutto lo staff per il lavoro e la passione che giorno dopo giorno mettono a nostra disposizione. In particolare, ci tengo a ringraziare personalmente il presidente Giuseppe Marcantuono che io considero un secondo padre. L’anno scorso siamo andati vicino alla promozione, quest’anno proveremo di nuovo tutti insieme a raggiungere questo obiettivo. Essere il capitano di questa squadra è un motivo d’orgoglio per me. Ci sono ragazzi con cui ho giocato da una vita, altri invece che purtroppo quest’anno non ci sono più. Ma chiunque è arrivato anno dopo anno si è subito integrato alla grande. Ho un rapporto fantastico con tutti e li ringrazio uno ad uno per tutto quello che stanno facendo. Un gruppo fantastico ed è un onore per me essere il loro capitano. Nella buona e nella cattiva sorte.
Il tuo numero di maglia è il 7. Un numero un po’ particolare per un difensore centrale. Ci racconti il motivo di questa scelta?
Il numero 7 per me è importantissimo, me lo sono anche tatuato. Io sono molto legato alle date e puntualmente nella mia vita…il numero 7 è sempre presente! Il nonno dal quale ho ereditato il nome è nato il 7/7, mia sorella che è una delle persone più importanti della mia vita è nata il giorno 7. Ci sono tanti aneddoti legati a questo numero.
La squadra, dopo un inizio di stagione un pò complicato, nelle ultime giornate sembra aver ritrovato la compattezza e l’unione d’intenti che nel calcio di oggi sono fondamentali. Cosa ti senti di dire ai tifosi? Qual è il tuo obiettivo personale per questo campionato?
Vero, quest’anno non siamo partiti nel migliore dei modi. Però c’è da dire che sono arrivati tanti ragazzi nuovi, stiamo imparando a conoscerci e a giocare insieme allenamento dopo allenamento. Credo sia stato un normale momento di assestamento. Ora non dobbiamo guardare la classifica e dobbiamo provare a vincere più partite possibili. Già da due gare a questa parte stiamo facendo meglio e dobbiamo continuare su questa strada, lavorando bene durante la settimana per arrivare pronti a tutti gli impegni. Ci tengo a ringraziare il mister Lembo che è stato con noi prima da giocatore e poi da allenatore. Quest’anno però, era arrivato il momento di dare una svolta. Con l’arrivo del mister Barone abbiamo ritrovato quella cattiveria e quella grinta fondamentali per affrontare le partite e provare ad ottenere i migliori risultati. Dobbiamo continuare su questa strada! Ai tifosi chiedo di essere sempre presenti e di sostenerci, prometto che daremo tutto per renderli felici. Non posso assicurare che vinceremo tutte le partite…ma posso dire che stiamo dando il massimo e continueremo a farlo per arrivare più in alto possibile. Li ringrazio perché anche in trasferta, nonostante le condizioni climatiche non proprio favorevoli non ci hanno mai abbandonato. Un ringraziamento particolare voglio farlo alla mia ragazza, Damiana, prima tifosa del Quadrivio. Vederla sempre presente sugli spalti mi spinge a dare il massimo e forse anche qualcosa in più!
Grazie capitano e in bocca al lupo!
Forza Quadrivio!
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