Dusan Vlahovic è senza il minimo dubbio uno dei protagonisti di questa nuova stagione di Serie A, continuando a stupire tutti a suon di gol oltre a destare più di qualche interesse tra le big non solo italiane. L’attaccante serbo della Fiorentina ha restituito ai tifosi viola la voglia di sognare in grande, nonché l’orgoglio di rivedere tra le proprie fila un attaccante degno di nota al quale aggrapparsi per provare a raggiungere l’Europa.
Ventidue anni ancora da compiere, cresciuto nelle giovanili del Partizan Belgrado, club in cui ha esordito in prima squadra a soli 15 anni, l’attaccante viola è approdato nel nostro campionato nel 2018, anno in cui è iniziata la sua ascesa in Serie A, nonostante una partenza non semplicissima. Nella stagione in corso, Dusan, ha avuto una media realizzativa di quasi un gol a partita, mettendo a segno 18 reti complessive nei primi 21 incontri disputati.
Con la marcatura realizzata contro il Sassuolo dello scorso 19 dicembre, gran botta di sinistro, peraltro anche con una scarpa slacciata, ha segnato il suo diciottesimo gol stagionale, ma ancora più importante ha eguagliato un record appartenente a Cristiano Ronaldo, sancito lo scorso anno in maglia bianconera.
Il talento portoghese nell’anno solare 2020 è stato in grado di mettere a segno 33 gol in Serie A con la Juventus, ed il numero 9 viola, oltre ad eguagliarlo, ha anche sfiorato la possibilità di superarlo, nell’ultima gara dell’anno contro il Verona, però senza riuscirci. Numeri impressionanti per l’attaccante della Fiorentina che ha attirato su di sé le attenzioni dei più grandi club europei, colpiti, come tutti, dalla tecnica, dalla potenza e dalla determinazione di un ragazzo che, nonostante la giovane età, ha già trovato il modo di far parlare di sé.
Raggiunto CR7, il sogno di Vlahovic è stato, proprio fino alla gara con l’Hellas del 22 dicembre, quello di eguagliare, e magari superare, un altro numero 9 passato a Firenze, reputato da molti un giocatore tra gli attaccanti più forti sempre: Gabriel Omar Batistuta. Il record appartenente all’argentino, nella Fiorentina è leggenda e non semplice da raggiungere, motivo in più perché dura dal 1994, ovvero quando Batigol riuscì ad andare a segno per 11 partite consecutive in maglia viola. Dusan si è fermato a 6 gare, ma la grinta, il talento e la voglia non gli mancano di certo, a testimonianza che farà di tutto, magari, per riprovarci. Soltanto il tempo ed il campo risponderanno al dilemma se sarà lui o no il nuovo recordman assoluto della Serie A in futuro, forte però, a prescindere, della certezza che la sua stella ormai ha iniziato a brillare e non ha più intenzione di smettere.