Alla fine la decide Acerbi con un pallonetto beffardo al 90′ minuto, al seguito di una partita combattutissima e piena di ribaltamenti di fronte.
L’anticipo del sabato sera della 35esima giornata di Serie A tra lo Spazia e la Lazio è un crocevia piuttosto importante per entrambe le squadre. La formazione ligure cerca la sicurezza matematica per la permanenza nella massima serie (o per lo meno vuole mantenere le distanze dalle zone basse della classifica, complice anche le sconfitte di Cagliari e Genoa), i capitolini sono alla caccia di punti europei e cercano il riscatto dopo l’amara sconfitta, maturata nei minuti di recupero della scorsa giornata, contro il Milan.
ALL’INTERVALLO LO SPEZIA E’ IN VANTAGGIO
Dopo neanche 10 minuti di gioco è la squadra bianconera a portarsi in vantaggio, grazie ad Amian, che approfitta di una grossa indecisione di Strakosha e insacca per il primo vantaggio spezzino di questa partita. La sfida è molto divertente, le squadre si affrontano a viso aperto e la Lazio trova il pareggio alla mezz’ora di gioco, con un calcio di rigore, per fallo di mano di Nikolaou, trasformato dal solito Ciro Immobile (che raggiunge le 150 reti con la maglia biancoceleste). Passano, però, pochi istanti e la squadra di Thiago Motta è di nuovo in vantaggio, complice un altro svarione difensivo della formazione ospite: Agudelo (oggi in splendida forma) approfitta di un retropassaggio poco preciso di Cataldi, che mette in difficoltà Patric, e ruba il pallone al difensore spagnolo, involandosi verso la porta avversaria ed insaccando per il momentaneo 2 a 1. Alla fine del primo tempo le squadre si recano dunque negli spogliatoi con lo Spezia avanti di una rete.
LA LAZIO INSEGUE, PROVEDEL PARA. E ALLA FINE…
Nella seconda frazione di gioco la Lazio entra in campo con un piglio certamente diverso, alla ricerca del pareggio. Un pareggio che arriva al 54′, con un autogol di Provedel (uno dei migliori dei suoi, con diversi interventi decisivi), che prima sventa un tiro velenoso di Zaccagni deviandolo sul palo, ma che nulla può sul successivo rimbalzo della palla, che prima va ad impattare sulla sua schiena, quando lui è ancora a terra, e poi si insacca alle sue spalle. Anche in questo caso, però, la gioia capitolina dura pochi istanti, visto che dopo appena due minuti Hristov riporta la formazione ligure in vantaggio, con un bel colpo di testa sugli sviluppi di un calcio di punizione calciato da Verde. Una rete che avrebbe potuto tagliare definitivamente le gambe alla squadra di Maurizio Sarri, che invece si butta nuovamente a capofitto nella metà campo avversaria, nel tentativo di rimettere la partita sui giusti binari. L’ingresso di Luis Alberto, in questo contesto, è stato fondamentale: il suo lancio, delizioso, per Milinkovic diventa una ghiotta occasione che il serbo non può lasciarsi sfuggire. Il centrocampista biancoceleste riceve il pallone al limite dell’area avversaria, facendo valere il fisico sul diretto avversario, si gira verso la porta e segna la rete del 3 a 3. Siamo al 68′, la Lazio è più in palla e sembra volere la vittoria a tutti i costi. C’è il tempo per un altro legno colpito ancora da Zaccagni e poi, quando la sfida pareva essere destinata ad un pareggio, seppur pirotecnico, ecco la rete da parte di chi non ti aspetti: Francesco Acerbi, lesto a raccogliere l’ennesima respinta di Provedel, supera l’ultimo difensore bianconero schierato sulla linea di porta con un pallonetto, per il definitivo 4 a 3 della squadra capitolina.
L’AMAREZZA DELLO SPEZIA, LA GIOIA DELLA LAZIO
La rete al 90′ sancisce dunque la vittoria della Lazio, che torna, seppur momentaneamente, al quinto posto nella classifica di Serie A e continua a marciare alla volta dell’Europa. Incontenibile la gioia dei giocatori e dei numerosi tifosi biancocelesti che hanno raggiunto la città ligure riempiendo il settore ospiti. Dalla parte opposta, ovvia l’amarezza per una sconfitta forse non del tutto meritata e che, soprattutto, non garantisce allo Spezia la tanto agognata salvezza. La Sampdoria, infatti, con la vittoria nel derby, ha raggiunto i bianconeri in classifica, con 33 punti, ma la zona retrocessione è distante, ipoteticamente, appena 5 lunghezze (la Salernitana, al momento, è a quota 25 punti, ma ha 2 partite in meno e potrebbe quindi raggiungere, o addirittura superare, il Cagliari, che è a 28, cedendo ai sardi l’attuale ultimo posto per la retrocessione in B), e mancano ancora 3 giornate al termine del campionato.
Tutto può ancora accadere.