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“Speravo de morì prima”, un mix di emozioni ed ironia all’insegna di Francesco Totti

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E’ arrivata su Sky “Speravo de morì prima”, la prima serie TV dedicata a Francesco Totti e per la quale la critica si è molto divisa. Un vero e proprio mini racconto questo, ispirato da ciò che è stato scritto all’interno dell’autobiografia della leggenda della Roma, con la regia affidata all’ottimo Luca Ribuoli.

I protagonisti della Serie TV su Totti

“Speravo de morì prima” si concentra soprattutto sul rapporto tra Totti e Spalletti più che sulla carriera dell’ex attaccante, soffermandosi in particolare sulle sue ultime due stagioni da giocatore giallorosso. La figura dell’allenatore viene interpretata dal geniale Gianmarco Tognazzi, mentre Totti lo interpreta il bravissimo Pietro Castellitto. Se sul primo si può dire che la somiglianza sia piuttosto marcata, anche proprio negli atteggiamenti e nel modo di parlare, non si può dire lo stesso per il secondo, considerando, in particolare, il livello estetico piuttosto distante dalla controparte reale. Sulle personalità dei due personaggi, invece, molti si sono lamentati di Spalletti, visto che all’interno della serie è stato mostrato un pò come il cattivo della situazione. I fatti narrati sono sicuramente reali e i rapporti tra i due erano veramente ai minimi storici e tutt’altro che idilliaci, ma allo stesso tempo, in questa serie, il regista ha puntato ad evidenziarli in maniera forse ancora superiore rispetto al dovuto.

Un’altra figura chiave nella vita e nella carriera di Totti è ovviamente quella di Ilary Blasi, interpretata da una davvero bravissima Greta Scarano, che è riuscita ad impersonificarsi davvero bene nel personaggio. All’interno de “Speravo de morì prima” spicca anche la controparte di Antonio Cassano, spesso presente a fare una sorta di grillo parlante, inserendosi nei momenti più difficili riguardanti l’ormai ex capitano giallorosso. Il diretto interessato tuttavia si è pubblicamente lamentato per questa sua rappresentazione, mentre Totti intervistato da Striscia La Notizia ha risposto che in realtà secondo lui i due Cassano si somigliano parecchio.

Le emozioni di “Speravo de morì prima”

In questa serie tv, oltre all’ironia degli attori, troviamo anche diversi momenti piuttosto emozionanti per i tifosi romanisti e non. Si parte dall’inizio carriera di Francesco Totti con la relativa infanzia, la tenerezza dei suoi genitori che decidono di rifiutare l’offerta del Milan, fino ovviamente al fatidico 28 maggio 2017. Un percorso lungo nel quale il regista si è soffermato soprattutto sull’esordio in Serie A d'”Er Pupone” e in seconda battuta sull’emozioni e sulle feste incredibili per la vittoria dello Scudetto del 2001. Nella seconda parte di “Speravo de morì prima” invece ci si sofferma soprattutto sul rapporto con Luciano Spalletti, passato da migliore amico nel 2006 ad acerrimo nemico nella sua seconda esperienza romana.

Il tecnico toscano, infatti, era sempre presente al suo fianco dopo il brutto infortunio rimediato contro l’Empoli nell’anno del Mondiale, presentandosi ogni sera in clinica, dal suo giocatore, per rincuorarlo. E Francesco Totti, appena saputo del ritorno di Spalletti in quel di Roma, a primo impatto risultato piuttosto contento, seppur i suoi amici e i collaboratori storici lo avevano avvertito di avere strane sensazioni. Da lì partono poi tutte le polemiche  tra i duce, che abbiamo potuto vivere anche nella realtà, con la miccia accesa dall’ex attaccante dopo la famosa intervista al TG 1. L’ex capitano giallorosso, come sappiamo tutti, in quella stagione 2016-17 fu protagonista diverse volte entrando dalla panchina, soprattutto in un famoso Roma-Torino in cui ribaltò la partita appena dopo il suo ingresso in campo, grazie ad una clamorosa doppietta nel giro di pochi minuti. Proprio quella partita, infatti, convinse la società a rinnovargli il contratto per un ulteriore anno, con lui che non aveva alcuna intenzione di smettere, ma allo stesso tempo era molto preoccupato che quella successiva sarebbe stata la sua ultima stagione. E così infatti è stato.

In questa fase finale della serie viene messo in risalto, soprattutto, il lato umano di Francesco Totti, che con il cuore decide di proseguire ancora ma, allo stesso tempo, la moglie e gli amici gli consigliano di smettere. La stagione successiva, in effetti, lo spazio per lui è davvero poco e visti anche diversi problemi fisici e la scarsa considerazione di Spalletti, anche la voglia di allenarsi comincia a diminuire parecchio. Le emozioni più forti, ovviamente, sono quelle dell’ultima partita contro il Genoa, con la relativa lettera d’addio, una cornice di pubblico strappa lacrime e le note della celebre “Grazie Roma” di Venditti in sottofondo. La serie TV si conclude, poi, con un pizzico di ironia, con la comparsata del vero Francesco Totti che riceve la proposta di rinnovo contrattuale all’interno dello spogliatoio da James Pallotta, per continuare a giocare addirittura fino al 2027.

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