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La fisiologica flessione della macchina perfetta del Liverpool si sta trasformando in una crisi di risultati senza fine. Con quella interna contro il Fulham, sono 6 sconfitte nelle ultime 7 di campionato per la squadra di Klopp, 5 delle quali ad Anfield. Quello che l’anno scorso, e non solo, era lo stadio inespugnabile per eccellenza si è trasformato in un campo neutro, teatro di trasferte quasi sempre vittoriosi per gli avversari dei Reds. L’assenza del pubblico non può non aver condizionato questo impressionante calo di rendimento che ha portato i Reds all’ottavo posto in Premier League con 22 punti in meno del City capolista. 

Un calo che non può certo avere origine nel mercato estivo, nel quale è stata mantenuta la struttura portante per il secondo anno di fila con l’aggiunta di ulteriori elementi di qualità. Alla già mostruosa rosa di Salah e compagni si sono aggiunti due innesti importanti. Il fresco vincitore della Champions League con il Bayern Monaco, Thiago Alcantara, e l’ala portoghese ex Wolverhampton, Diogo Jota. Un trend negativo che ha inevitabilmente influito nella testa dei giocatori. Incredibile è infatti la leggerezza commessa domenica da Salah che si fa togliere palla in area da Lemina e causa il gol decisivo. Jürgen Klopp ha commentato il momento dicendo: «In questo momento non funzioniamo, non segniamo, concediamo troppo e un solo gol sembra sufficiente per batterci». Anche lui è in discussione, e nelle ultime ore si scatenano i rumors su un suo possibile approdo in Italia.

Liverpool: no Van Dijk, no party

Le difficoltà di questo periodo non fanno che sottolineare ancor di più, se mai ce ne fosse bisogno, l’importanza e la forza di un giocatore come Virgil Van Dijk, la cui assenza si dimostra deleteria per i Reds. Il centrale olandese permetteva alla squadra di Klopp di alzare il baricentro e ai terzini di alzarsi, garantendo un’adeguata copertura. La difesa altissima del Liverpool sta soffrendo evidentemente le ripartenze degli avversari che attaccano i centrali alle spalle. Come ad esempio era avvenuto con Werner nella gara contro il Chelsea. In quel caso la rete dell’attaccante svedese era stata annullata dal var 

I disastri difensivi sono certamente dovuti anche alle altre assenze, in particolare quelle di Joe Gomez e Joel Matip, sostituiti da Kloop con l’arretramento di Fabinho e con i giovani Rhys Williams e Nathaniel Phillips. La poca esperienza degli ultimi due è venuta presto fuori mentre il filtro che garantiva il brasiliano a centrocampo non è stato sopperito. Il tutto complicato poi dalla cessione, col senno di poi avventata, di Dejan Lovren, sostituito dal promettente, ma inevitabilmente fuori dagli schemi, Kabak. Aldilà degli uomini però, le avvisaglie di una difesa meno solida quest’anno si erano già avute con quell’inaspettato 7-2 subito in casa dell’Aston Villa. 

Attacco prevedibile e inefficace

L’infortunio di Van Dijk ha complicato le cose anche dal punto di vista offensivo, essendo quest’ultimo anche un gran costruttore di gioco. I problemi dei campioni d’Inghilterra in carica nascono anche da un gioco prevedibile e poco incisivo nella fase di conclusione. Mancanza di convinzione e motivazione possono influire e non poco sull’intensità di gioco, vera chiave di questo squadra. Giocare contro il Liverpool diventa meno impossibile quando la potenza e la velocità dei loro assalti diminuisce, per quello che arriva quindi a diventare un gioco prevedibile. Negli ultimi 3 ko i dati statistici sul rapporto fra tiri totali e tiri nello specchio è impietoso (9 su 38), molti dei quali da fuori area. Rispetto alla stagione passata, a mancare sono soprattutto le reti dei centrocampisti di inserimento come Milner, Wijnaldum e Oxlade-Chamberlain. Nella scorsa stagione il centrocampo aveva portato ben 18 reti, a fronte dei soli 4 di quella corrente (2 Wijnaldum, 1 Henderson e Jones).

La risalita clamorosa dei rivali del City di Guardiola e il distacco inarrivabile dalla vetta ha portato a un calo di motivazione, nell’arrivare a un trofeo che i Reds hanno recentemente ottenuto dopo ben 30 anni. Motivazioni che non possono mancare per la Champions League, dove la squadra di Klopp è a un passo dai quarti e che rappresenta l’unica strada per evitare la conclusione di una stagione fallimentare.