Rivoluzione. È questa la parola d’ordine che circola negli ambienti Uefa per la nascita della nuova Champions League. Un girone unico, formato da 36 squadre, pronte a dare spettacolo ai tifosi di tutto il mondo.
Da 32 a 36
La prima novità è rappresentata dal numero di partecipanti al torneo. Saranno 36 le squadre che si contenderanno il titolo. Ma come verranno scelte le 4 compagini in più? Le leghe dei top campionati sperano di poter presentare ai nastri di partenza 5 squadre (una in più rispetto a ora). Un’altra ipotesi è rappresentata dai playoff tra le squadre che si contendono gli ultimi posti disponibili.
4 fasce per evitare troppe sfide low profile
Le 36 squadre saranno divise in 4 fasce, seguendo i criteri del ranking Uefa. Ogni squadra giocherà un minimo di 10 partite di sola andata (17 totali in caso di finale). Per le squadre della prima fascia, lo schema è il seguente: 2 partite contro squadre della stessa fascia, 3 contro squadre di seconda, 3 contro squadre di terza e infine 2 partite contro squadre dell’ultima fascia.
La fase a eliminazione diretta
Una volta terminati gli incontri del girone unico, la classifica decreterà i seguenti risultati:
- Le prime 8 direttamente agli ottavi;
- Le squadre comprese dal 9° al 16° posto si confronteranno con quelle dal 17° al 24° posto (con incroci da tabellone tennistico, 9°-24°, 10°-23° e così via) per decretare le ulteriori 8 qualificate alla fase successiva;
- Le restanti 8 squadre retrocedono in Europa League.
- Tabellone tennistico anche agli ottavi (1°-16°, 2°-15°…) quarti, semifinale e finale (di sabato). Tutti gli altri turni si disputeranno tra il martedì e il mercoledì.
Una Champions League formato maxi. Con l’intenzione di aumentare non solo il numero di gare, ma anche gli introiti dei club ed evitare la nascita della Superlega.