Che il Portogallo fosse terra fertile di talenti nel mondo del calcio non vi è alcun dubbio. Dopo Cristiano Ronaldo (eletto giocatore del secolo ai Globe Soccer Awards), è la volta di José Mourinho ricevere la palma d’oro di allenatore del secolo. Secondo una classifica stilata dall’IFFHS (International Federation of Football History & Statistics) il Mago di Setúbal si piazza al primo posto tra gli allenatori più vincenti, che hanno influenzato il mondo del calcio negli ultimi 20 anni. Non solo le vittorie (tra gli allenatori presenti nella Top Ten la maggior parte ha vinto un numero elevato di trofei) ma il suo modo di comunicare (ritenuto a più riprese rivoluzionario nel linguaggio sportivo) ha fatto si che in cima alla classifica ci fosse lui: lo Special One.
Portogallo, Spagna, Inghilterra e Italia. Ovunque abbia messo piede (e bocca) José ha lasciato un segno indelebile nella storia del club allenato. È stato il manager più desiderato al mondo. Continuerà a esserlo per molti anni, in attesa che qualcuno prenda il suo posto sul gradino più alto della classifica.
Ancelotti tra i top
Al sesto posto di questa classifica (si, un po’ troppo in basso aggiungerei) troviamo Carlo Ancelotti. Simbolo della cultura calcistica italiana, dimostrata a lunghi tratti anche all’estero (è l’hombre della décima al Real Madrid). Oltre alle vittorie, Carlo ha dato credibilità al Made in Italy che per molti anni è stato messo in secondo piano rispetto ai maestri del calcio spagnolo.
Chi manca?
Ogni tifoso di calcio ha un allenatore al quale è legato particolarmente. Quindi, probabilmente, per ognuno di noi questa classifica sarebbe diversa. Magari con un Zinédine Zidane in più, un Marcelo Bielsa in meno (no, non toccate El loco). Per non parlare di Jürgen Klopp, il supereroe in Reds capace di portare il titolo in casa Liverpool dopo 30 anni di attesa.
Tutti in fila dietro Mou. Per chi è abituato a essere Special One, non è difficile diventare il Number One.