Sono passati “solo” 128 giorni da quel 11 Luglio e da quando la nostra Nazionale si è laureata Campione d’Europa per la seconda volta nella sua storia, eppure, oggi, quello splendido e recente ricordo sembra lontano anni luce dalla realtà attuale.
Con il pareggio a reti bianche contro l’Irlanda del Nord e la conseguente goleada della Svizzera contro la Bulgaria, l’Italia di Mister Mancini dovrà, per conquistare la partecipazione al prossimo Mondiale in Qatar, passare, nuovamente, per gli spareggi con lo spettro della disfatta di San Siro minaccioso.
Da Settembre in avanti si è dilapidato un cospicuo vantaggio di punti e si è gettata alle ortiche una qualificazione che sembrava cosa fatta.
Il pareggio, interno, contro la Bulgaria, in quel di Firenze, accompagnato da quelli contro la Svizzera, 0-0 in terra elvetica, ed 1-1 a Roma, con, in entrambe le circostanze, errori dal dischetto di Jorginho, hanno fatto sì che gli “azzurri” si trovassero nell’ultimo match del Girone a dover vincere, su di un campo ostico come quello dell’Irlanda del Nord, ed a sperare che la Svizzera non vincesse di goleada tra le mura amiche contro la Bulgaria.
La pressione, la paura, l’ansia di dover portare a casa i tre punti e la qualificazione hanno fatto il resto, portando Bonucci e compagni a disputare, forse, la peggiore partita della gestione Mancini, abulica, spenta, con sì un gran possesso palla, ma fine a se stesso, con rarissime occasioni da rete e tanta troppa confusione in mezzo al campo, lo zero a zero finale ha dunque reso persino inutile spostare l’attenzione su Lucerna dove, però, la Svizzera aveva svolto al meglio il proprio compito vincendo per 4-0 e conquistando, con merito, bisogna ammetterlo, il pass-mondiale proprio ai nostri danni.
Ci toccherà, dunque, passare nuovamente per gli “spareggi”, che, a Marzo 2022, vedranno anche una nuova formula, ancor più complessa e che non lascerà spazio ad errori di alcun tipo, con tre gironi da quattro squadre dove si disputeranno dapprima delle Semi-Finali ad eliminazione diretta in casa della Testa di Serie di turno (l’Italia, almeno questo, sarà testa di serie nel sorteggio del prossimo 26 novembre), quindi, le due vincenti, si affronteranno in una Finale secca (con sorteggio per chi giocherà tra le mure amiche), che decreterà chi otterrà il pass per il prossimo Mondiale in Qatar.
Per essere ancora più chiari, delle 12 squadre che prenderanno parte agli spareggi di Marzo, soltanto TRE conquisteranno la qualificazione per il Mondiale.
Ad oggi, non sappiamo ancora chi dovrà affrontare l’Italia, ma il rischio di confrontarsi con “potenze” del calibro del Porotogallo di CR7, della Polonia di Lewandowski, o di trovarsi nuovamente l’Austria, squadra che ci ha fatto sudare e non poco per passare il turno agli scorsi Europei, è purtroppo molto elevato.
L’Italia vista nelle ultime uscite è una brutta copia di quella ammirata nella passata trionfale competizione continentale, una squadra insicura, senza idee, macchinosa, lenta, prevedibile, con troppi uomini chiave fuori forma, con l’ormai cronica difficoltà di trovare la via del gol.
L’entusiasmo, la grinta, la voglia di vincere, la determinazione che ci aveva permesso di colmare un evidente gap nei confronti di altre nazionali e di vincere a Luglio l’Europeo, sembrano improvvisamente svaniti sotto la pressione di dover giocare, non più senza nulla da perdere, ma con il fardello, piacevole è vero ma pur sempre pesante, di essere i Campioni d’Europa in carica e di dover sempre e comunque fare la partita con i favori del pronostico dalla nostra parte.
Immaginare un secondo mondiale senza l’Italia, è un qualcosa che decreterebbe la fine del Calcio Italiano, non è ammissibile, neppure dopo essersi laureati Campioni d’Europa fallire, per la seconda volta di seguito, la qualificazione ad una Fase Finale di un Campionato Mondiale.
Un tale “dramma” sportivo, una simile catastrofe calcistica, porterebbe un’intera generazione di bambini a crescere senza aver avuto la possibilità di assistere e gioire per quella che, senza dubbio, è la manifestazione calcistica per eccellenza.
Non bisogna, però, essere pessimisti, non bisogna criticare e sparare a zero su squadra e CT, bisogna, con umiltà e consapevolezza dei propri mezzi, tornare con gli scarpini ben saldi sul terreno di gioco, senza fare voli pindarici, rispettando sempre e comunque il verdetto del campo e giocando ogni singola partita con la stessa fame e cattiveria agonistica mostrata durante lo scorso Europeo.
Noi siamo con Mister Mancini, noi crediamo nella nostra Nazionale, noi siamo convinti che la qualificazione è solo rimandata e che, come dichiarato dal nostro CT al termine del match contro l’Irlanda del Nord, in Qatar ci andremo e magari questo “maledetto” Mondiale lo vinceremo anche! Forza Azzurri!