Romero, un cognome assai comune in Argentina. Basti pensare al portiere Sergio, ex Samp svincolato, o a Cristian, centrale che fa faville all’Atalanta di Gasperini. Un omonimo messicano di cittadinanza albiceleste, Luka, si appresta ad approdare alla Lazio, con una nomea già importante, troppo forse pesante: mini-Messi.

Romero, una famiglia di calciatori

Il padre Diego, anche lui ex calciatore con apice della carriera al NS Mura, squadra slovena, si era subito discostato da certi paragoni. “Non mi piace questo confronto, si sta mettendo una pressione enorme su un ragazzo di appena 15 anni“. Già, classe 2004. Un talento cristallino da preservare. Bravo nel dribbling e in velocità, predilige partire dalla trequarti per poi concludere verso la porta. Nato a Durango, città più popolosa dello stato messicano omonimo, a soli 11 anni passa al Maiorca. Prima, a 7 anni un provino col Barcellona non andato a buon fine. Con il club isolano inizia un lento ma costante processo di crescita, passando per tutte le rassegne giovanili. Qui, ha mostrato numeri da strabuzzarsi gli occhi: ben 230 gol in 108 partite, cifre da capogiro.

La piccola scalata, però, non si ferma qui. È il 24 giugno 2020, al Valdedebas si gioca Real-Madrid-Maiorca 2-0, reti di Vinicius e Sergio Ramos. Il risultato è acquisito, per Vicente Moreno tanto vale inserire qualche giovane. Si supera: ad entrare in campo è proprio Luka, che a 15 anni e 219 giorni diventa il più giovane debuttante in Liga. Una gara per lui più che speciale, anche se bagnata da una sconfitta. Avrà modo di rifarsi qualche mese dopo. Il 29 novembre seguente segue il Maiorca in Segunda División e ha modo di timbrare un altro record. Contro il Logronés, infatti, a 16 anni e 11 giorni, si è convertito nel marcatore più verde nella storia della società. Conclude la stagione con 6 presenze, 1 rete e 2 assist, festeggiando la nuova promozione in Liga e facendo la sponda tra cantera e prima squadra.

A Formello

La Lazio non ha perso tempo. Battuta la concorrenza di Milan e Arsenal, con i biancocelesti si prepara a firmare un quinquennale. Con ogni probabilità verrà aggregato all’under-19 di Calori, ma non è escluso che Maurizio Sarri faccia le sue valutazioni per visionarlo. Il talento sicuramente c’è. Ma non mettiamo troppe pressioni: “Il ragazzo si farà“, cantava De Gregori. Ci accodiamo anche noi a questo canto.

Di Luca Ripari

Sono Luca Ripari, ho 26 anni e provengo da Perugia. Nel giugno 2019 mi sono laureato in Mediazione Linguistica, in inglese e spagnolo. Ho una grande passione per il calcio, tanto da aver dedicato la mia tesi finale a questo argomento, lo sport interconnesso con società e cultura. Ho iniziato a collaborare con alcune testate e anche la radiocronaca mi appassiona. Mi piace scrivere, raccontare di calcio, viaggiare e leggere.