A Verona, ci sono due Ivan che fanno parlare di sé, uno in panchina, l’altro sul campo. Uno croato, l’altro serbo, accomunati dalle terre balcaniche. Il primo è Juric, tecnico che dal 2019 siede in panchina con ottimi risultati. L’altro è Ilic, il tuttofare appena 19enne che sta imparando a fare la differenza con la maglia scaligera. Già nel pieno delle grazie dell’ex Genoa.
Ilic, il pupillo di Guardiola e il bambino di Juric
Se Pep Guardiola, l’allenatore più vincente degli ultimi anni, farebbe carte false per riaverlo alla base, non sembra proprio una casualità. Classe 2001, Ivan nasce a Nis, città serba universitaria, e muove i suoi primi passi nella Stella Rossa. Nell’aprile 2017, infrange il primo record: è il giocatore più giovane ad aver debuttato nella SuperLiga serba, a 16 anni e 15 giorni. Il Manchester City ha occhio e viene aggregato alla squadra l’anno successivo. Fra i Citizens, si sa, le stelle sono tante e ha bisogno di una girandola di prestiti per accumulare minutaggio. Approda al NAC Breda, dove accumula 21 presenze e 3 reti.
Nell’estate del 2020, l’intuizione di D’Amico e la storia che si fa più recente. Juric ne intuisce il talento, lo soprannomina come suo “bambino” e lo inserisce a poco a poco nei meccanismi dell’Hellas. Trova la sua prima rete in Coppa Italia contro il Venezia, per poi sboccarsi in Serie A contro l’Inter. Si ripete proprio nella sfida del passato per Juric, contro il Genoa. Tra i guai muscolari di Miguel Veloso e le rotazioni del centrocampo, Ilic si è ritagliato uno spazio importante nella squadra. A soli 19 anni.
Le sue doti tecniche sono sicuramente interessanti. Ambidestro, sa districarsi bene in compiti di regia e inserimento, ma anche sulla trequarti all’occorrenza. Buoni i tempi di gioco, la tecnica è sopraffina e la visione di gioco assai promettente. Stojkovic e Savicevic gli idoli jugoslavi, mentre Ronaldinho è il suo mentore assoluto.
I plausi iniziano a scrosciare e confermarlo non sarà facile. La cifra del riscatto è fissata a 10 milioni, mentre il City può aggiudicarselo nuovamente per il doppio. Siamo certi che quest’estate, al tavolo della dirigenza scaligera, inizierà una partita a scacchi. Mentre Ivan fa scacco sul cuore dei tifosi.