Titolo: Griezmann: è nata una leggenda
Genere: film documentario
Produzione: Netflix
Anno: 2019
Regista: Alex Dell
Paese: Francia
Durata: 60′
Bastano 60 minuti per raccontare il sunto della carriera di Antoine Griezmann? A quanto pare sì, Alex Dell ha fatto un tentativo. Intervistando lo stesso protagonista della pellicola, insieme ad altri illustri compagni di avventura. Alcuni esempi? Paul Pogba, Lucas Hernandez, Didier Deschamps, tecnico della Francia campione del mondo di Russia 2018. E ancora, il padre Alain, Bruno Chetou, il primo allenatore dell’asso. Un interessante resoconto, che alterna frammenti di biografia e l’avventura della kermesse più importante del pianeta. 60′ a tutto tondo.
Griezmann, una strada al successo impervia
Da quanto si apprende dal documentario, la carriera di Griezmann è stata tutt’altro che in discesa. Attraverso le testimonianze del Petit Diable e del padre, tra riprese amatoriali della sua fanciullezza, si narra il suo difficoltoso incamminamento al successo. Spesso scartato perché ritenuto gracile e basso, riesce a entrare nelle giovanili della Real Sociedad tra tante difficoltà, ad appena tredici anni. Fra partite mancate e crisi di pianto, nel 2010 ottiene il primo contratto da professionista. Da quel momento, contribuisce all’ascesa in Liga dei baschi e li conduce addirittura in Champions League, nel 2013. L’anno seguente, l’inizio della cavalcata con l’Atletico Madrid, un inizio problematico aiutato dalla sapienza del Cholo Simeone. 257 apparizioni condite da 133 gol, il suo impressionante bottino. Inconscio, nel documentario, che qualche mese dopo avrebbe vestito la maglia del Barcellona.
In parallelo, si narra la relazione con la Nazionale, una lunga epopea. Si alternano riprese alla già citata competizione in Russia con la cocente delusione di Euro 2016, giocato in casa. Dopo la sconfitta in finale col Portogallo, il riscatto per i Blues è d’obbligo. Immagini al rallenty, discorsi nello spogliatoio, festeggiamenti dopo le vittorie, il ritiro a Clairefontaine. Di questo si compongono le riprese della spedizione in terra di Zar. Il grido dei tifosi e compagni di squadra, Grizou, fusione tra Griezmann e Zizou, memori delle gesta dell’attuale allenatore del Real Madrid. Una competizione sigillata da tre marcature. Tra queste, il rigore vincente nella finale contro la Croazia. La vendetta dopo il penalty fallito nella finale di Champions persa contro i Galácticos due anni prima. Una gioia accolta dalle lacrime di commozione.
Altri racconti di vita personale, nel documentario: il ricordo della famiglia a Macon, città natale, la sorella sopravvissuta indenne all’attacco terroristico al Bataclan, nel 2015. La riconoscenza di un giocatore umile, solare e allegro, con la sua esultanza a ricordare il noto videogioco di tendenza Fortnite. Un omaggio a un campione che ha già vinto tutto, a 29 anni, e con uno sprazzo di carriera ancora avanti. Al grido di Grizou.