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Demoni: quando la guerra è fuori dal campo

Titolo: Demoni. Quando la partita è fuori dal campo: storie di protagonisti del calcio alla prese con le sfide della vita.

Autore: Alessandro Alciato

Anno di pubblicazione: 2018

Casa editrice: Vallardi

Numero pagine: 188

Prezzo: 7,45 €

Demoni nasce da una voglia e da un bisogno. La voglia di dimostrare che i luoghi comuni sono abiti antichi e fuori di moda. In particolare quelli del calciatore superuomo e dell’allenatore sergente di ferro […]. Il bisogno che ne consegue è quello di appenderci alle loro sfighe per tirarci fuori dalle nostre“. Questo il pezzo introduttivo di Demoni, l’interessante opera di Alessandro Alciato. Una coinvolgente confessione delle paure più intime di protagonisti del pallone, nei loro momenti più fragili, tragedie e preoccupazioni. Storie di vita quotidiana intima, una delle poche volte in cui ci troviamo faccia a faccia con tali realtà. Il merito va al giornalista, abile ad aprire un dialogo con i calciatori e inserire commenti personali, ricchi di spunti di riflessione.

Alessandro Alciato è uno dei volti storici e più noti di Sky, salvo aver poi lasciato la redazione per accasarsi con Amazon Prime Video, con cui segue da bordocampista i match di Champions League. Nato a Biella il 21 settembre 1977, Si afferma già da molto giovane nella pay-tv e rimane in sella per 17 anni, fino a settembre del 2021. Già autore di diverse opere, tra cui Preferisco la coppa, biografia scritta a quattro mani con Carlo Ancelotti, fautore della prefazione di Demoni. Altri esempi di pubblicazione sono Penso, quindi gioco (Andrea Pirlo); La nostra bambina (Fabio Cannavaro); Buongiorno Campioni (Leonardo Spinazzola).

Demoni, un racconto appassionante

Ciò che rende Demoni ancora più fruibile è il contatto diretto con i protagonisti del rettangolo verde. Da Mario Balotelli e la difficile infanzia segnata dal razzismo, la depressione di Gianluigi Buffon, la malattia di Antonio Cassano, la fuga nel Mediterraneo di Mamadou Coulibaly, l’infanzia negata di Zlatan Ibrahimovic. La scomparsa del fratello di Kakhaber Kaladze, la malattia di Fabio Pisacane, la Guerra dei Balcani vissuta da Sinisa Mihajlovic, lo stalking verso Fabio Quagliarella. E ancora, i rimorsi di Attilio Romero, che vede Luigi Meroni soccombere sotto gli occhi, lo stress di Arrigo Sacchi, la fuga da Chernobyl di Andrij Shevchenko e il terremoto abruzzese di Marco Verratti.

Chi ha aperto le proprie delle proprie abitazioni, chi si è dato appuntamento a un aeroporto, chi a Coverciano. Ovunque sia avvenuto l’incontro, si è avviato uno scambio colto e profondo, a quattro occhi, sincero e diretto. Senza timori di rivelare qualche parola di troppo, come quando ci si confronta con un amico. Questo spirito si può leggere tra le righe di Demoni. Preparandosi ad aprire gli occhi di fronte all’umanità dei protagonisti, sempre rappresentati come robot o macchine da soldi. Spesso non si considera, invece, il cammino condotto ad arrivare fino a dove sono ora, o gli incidenti che hanno forgiato la loro personalità.

Un’ora (o anche meno) passata con piacevolezza, alla scoperta del lato oscuro del lato umano che in tanti non vogliono rivelare. E invece, la realtà si presenta agli occhi del lettore, rinfrancato dalla possibilità di raffronto umano. E dalla speranza che “Le lacrime prima o poi finiranno. E all’orizzonte non può che esserci un meraviglioso sorriso“.

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