TITOLO : Calcio, politica e potere
AUTORI: Narcís Pallarès-Domènech, Alessio Postiglione, Valerio Mancini
EDITORE: Edizioni Mondo Nuovo
ANNO PUBBLICAZIONE: 2023
PREZZO : 22 euro
PAGINE : 314
La nostra recensione
Nelle scorse settimane è uscito ufficialmente il libro “Calcio, politica e potere”, il nuovo lavoro editoriale scritto da Alessio Postiglione, Narcís Pallarès-Domènech e Valerio Mancini. L’opera è, sostanzialmente, l’edizione, ampliata ed aggiornata, del loro precedente libro, intitolato “Calcio & Geopolitica” (Edizioni Mondo Nuovo, 2021), che ha anche ottenuto, tra le altre cose, una menzione speciale al “56° Concorso Letterario del Coni” nel 2022, ma presenta, al suo interno, tutta una serie di novità, legate evidentemente agli scenari geopolitici, inevitabilmente connessi al mondo sportivo, e calcistico in particolare, in perenne mutamento.
Uno degli obiettivi principali del libro, in effetti, è proprio quello di analizzare e porre in evidenza i motivi e le dinamiche dei Paesi e delle grandi potenze che utilizzano il calcio per i propri scopi strategici, spesso per affermare la propria esistenza o comunque per imporsi come interlocutori privilegiati nello scacchiere politico ed economico internazionale. E tutto questo accade tutt’ora, così come nel passato. Perché il calcio è, innanzitutto, un fenomeno culturale capace di smuovere le masse e di stimolare l’appartenenza identitaria, ma è anche diventato, con il trascorrere del tempo, una sorta di vero e proprio soggetto geopolitico sostanzialmente autonomo e con un potere, anche e soprattutto in termini istituzionali, sempre più smisurato.
Basti pensare, ad esempio, che questo sport contribuisce con circa 50 miliardi di euro all’economia dell’Unione Europea e assicura oltre 700.000 posti di lavoro solo all’interno dell’area europea, generando, di fatto, un contributo fiscale annuo di quasi 18 miliardi di euro.
Attraverso queste semplici constatazioni di fatto e questi dati piuttosto specifici, il libro, piacevole e scorrevole nella lettura, ma allo stesso tempo approfondito e dettagliato, è capace di far trasparire gli intrecci e le evoluzioni diplomatiche nello scenario globale, come il dualismo tra gli Stati Uniti e la Cina, il recente conflitto tra la Russia e l’Ucraina o il contesto mediorientale, con la recente Coppa del Mondo disputata in Qatar. Senza dimenticare, ovviamente, l’ambito europeo, con la questione “Superlega” su tutti.
In una società globalizzata e frenetica come quella attuale, la conoscenza approfondita dei fenomeni mediatici e di massa, quali il gioco del calcio e tutto ciò che gli gira intorno, diventa quindi di fondamentale importanza per comprendere a pieno le dinamiche (geo)politiche, economiche, sociali e culturali del nostro tempo, ed libro “Calcio, politica e potere” di Alessio Postiglione, Narcís Pallarès-Domènech e Valerio Mancini risulta essere, senza alcun dubbio, uno strumento utilissimo per l’approfondimento di questi determinati argomenti, offrendo, nel contempo, tantissimi spunti di riflessione per interrogarsi sugli scenari presenti e, soprattutto, futuri, in ambito sportivo e non solo.
Gli autori del libro “Calcio, politica e potere”
Narcís Pallarès-Domènech, nasce nel 1979 a Sant Jaume dels Domenys (Catalogna). Analista politico, esperto di sicurezza e relazioni internazionali. Laureato in Scienze politiche all’Universitat Autònoma de Barcelona. Master in Geopolitica e Master in Comunicazione e Lobbying nelle Relazioni Internazionali presso la SIOI-UN Italia. Master di Geopolitica e Sicurezza Globale presso l’Università di Roma “La Sapienza”. Guest lecturer presso la cattedra di Geografia delle Lingue dell’Università di Roma “Tor Vergata”. Si occupa delle relazioni esterne e istituzionali della Delegazione del Governo della Catalogna in Italia. Co-autore di un manuale di criminologia pubblicato in America latina. È socio del Futbol Club Barcelona e appassionato di calcio internazionale.
Alessio Postiglione, giornalista professionista e Cavaliere dell’Ordine del merito della Repubblica. Già Research assistant dell’Istituto Universitario Europeo, direttore del Master in Political marketing della Rome Business School, docente in comunicazione per la LUISS, l’Università Internazionale di Roma, la Sapienza e la SIOI; ha scritto per La Repubblica, Il Mattino, l’Huffington Post, L’Espresso; ex capo redattore de L’Identità. È stato Capo ufficio stampa presso Presidenza del Consiglio, portavoce del sottosegretario alla Funzione pubblica, addetto stampa al Parlamento europeo, al Comune di Napoli e al Ministero della Cultura.
È stato relatore alle Nazioni Unite di New York, al Parlamento europeo, al Senato e alla Camera dei deputati. Ha scritto Popolo e populismo (Cairo, 2019), con il quale ha vinto il premio Milano International, Sahara, deserto di mafie e jihad (Castelvecchi, 2017), The leftist rhetoric of the right wing propaganda in L’extreme droite in Europe (Bruylant, 2016).
Vincitore della menzione speciale del Premio giornalistico e letterario Coni 2022 con Calcio e geopolitica (Edizioni Mondo Nuovo, 2021).
Valerio Mancini, analista e politologo esperto di relazioni internazionali e, in particolare, di politica latino-americana.
Ha lavorato per l’Istituto Interregionale delle Nazioni Unite per la Ricerca sul Crimine e la Giustizia (UNICRI), l’Ufficio delle Nazioni Unite contro la Droga e il Crimine (UNODC), l’OCSE e per il MAOC-N, Centro di Analisi ed Operazioni Marittime – Narcotici. Docente presso la Rome Business School e l’Istituto “Armando Curcio”, è stato visiting lecturer in numerose università in Italia e all’estero; direttore del Centro di ricerca della Rome Business School, dove insegna anche “Geopolitica dello sport”.
Autore e co-autore di articoli e pubblicazioni accademiche, ha lavorato per il quotidiano colombiano El Espectador e collabora dal 2010 con il programma radiofonico dell’Universidad Nacional de Colombia, UN Analísis. Grande appassionato di calcio, vive da anni tra Europa e Sudamerica.